Non era mai successo nella storia dell'Inter che un allenatore vedesse la sua squadra segnare sempre nelle prime 13 partite stagionali. L'attacco (secondo del campionato con 22 reti) vola con il duo Lautaro e Lukaku (sette gol per il belga e cinque per l'argentino in campionato): non succedeva dal 2012/13 che due giocatori nerazzurri realizzassero almeno cinque reti a testa dopo 10 turni di Serie A
E’ un Inter spremuta dagli impegni ravvicinati ma dai risultati convincenti quella delle prime 13 partite dell’era Conte. L’allenatore nerazzurro, dopo la vittoria col Brescia, ha risuonato il campanello d’allarme, perché le sfide sono tante e vicine, e gli infortuni hanno tolto e stanno togliendo pedine importanti. Ma forse Conte può dormire sonni più tranquilli dato che i rinforzi a gennaio arriveranno, parola di Marotta, e la sua Inter vola fissando nuovi record: Antonio Conte è il primo allenatore della storia nerazzurra ad aver visto la sua squadra segnare nelle prime 13 partite, in tutte le competizioni.
Lautaro-Lukaku come Milito-Cassano
Allora un grazie va al suo attacco, anzi al duo Lautaro Martinez- Lukaku (7 gol per il belga e 5 reti per l'argentino in campionato), che stende le difese avversarie e fissa un altro risultato significativo: non succedeva dalla stagione 2012/13, infatti, che l’Inter avesse due giocatori con almeno cinque reti realizzate dopo 10 giornate di Serie A. In quell’anno i due attaccanti a ottenere questo bottino furono Diego Milito e Cassano. L’allenatore era Stramaccioni che partì bene espugnando per la prima volta lo Stadium, prima di un crollo verticale da novembre in poi. Ovviamente un percorso che in casa Inter nessuno si augura di emulare.
Inter letale da fuori area
I nerazzurri sono il secondo miglior attacco del campionato (22 gol) dietro all’Atalanta (28), ma detiene un altro primato: è la formazione che ha segnato di più da fuori area. Anche qui cinque è il numero magico con due reti realizzate in Brescia-Inter. Le ultime firme? Chiaramente di Lautaro e Lukaku.