Fiorentina, Commisso: "Vorrei vincere entro 4 anni. Chiesa? Ci parleremo"

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Il patron viola vuole la prima vittoria dal vivo al Franchi: "Montella sta facendeo un buonissimo lavoro. Stiamo costruendo la squadra per il futuro, vorrei vincere qualcosa entro 4 anni". Poi sui progetti in corso: "Il nostro centro sportivo sarà il più grande d'Italia. E il nuovo stadio costerà più di quello della Juve"

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Rocco Commisso ci sarà anche contro il Parma. La seconda al Franchi nel giro di una settimana che gli ha anche regalato la prima vittoria dal vivo da presidente della Fiorentina. Al Mapei ha esultato insieme ai suoi tifosi, ora spera di fare lo stesso anche sotto la Fiesole, cosa che gli è mancata fino a questo momento. I ko con Napoli e Lazio, poi il pareggio con la Juventus. Con Samp e Udinese le ha viste dagli Stati Uniti. Insomma, il calendario non gli ha voluto bene e lui si è scelto gli impegni forse più difficili, ma occhio anche al Parma, capace di pareggiare a San Siro con l'Inter: "Voglio ringraziare la squadra e il mister Montella, che mi ha regalato la maglia di Milenkovic - ha spiegato il patron viola in conferenza stampa (del serbo, infatti, il gol decisivo nella gara di mercoledì) - Nella mia vita ho sempre preso dei rischi, perfino nella proposta di matrimonio fatta a mia moglie. Ho rischiato quando ho comprato Mediacom, se non avessi fatto lo stesso con la Fiorentina probabilmente adesso sarebbe nelle mani di altri". Lo sguardo va al futuro, perché il motto di Commisso è sempre lo stesso. Fast, fast, fast, cioè veloce. A partire dalla formula del 2+2: "Ovvero quattro anni per costruire il nuovo centro sportivo e il nuovo stadio - ha spiegato. Il primo sarà il più grande d'Italia e costerà 50 milioni. Il secondo sarà più grosso e costoso di quello della Juve. Complessivamente spenderemo 400-500 milioni di euro, sarà l'investimento più importante della storia della Fiorentina". Idee chiarissime, anche sull'aspetto tecnico: "Vorrei vincere qualcosa entro quattro anni, ma dateci tempo. Da ora costruiremo la squadra per il futuro". Chiosa su Montella: "Non gli ho chiesto la Champions e sta facendo un grandissimo lavoro" e su Chiesa: "Non abbiamo nessun appuntamento fissato, ma ci parleremo presto". Sogno Ibrahimovic per gennaio? Piano: "Bisogna discuterne con Montella, Pradè e Barone. Ha 38 anni, bisogna considerare lo spogliatoio". Infine uno sguardo al passato: "Se mi danno la possibilità spero che mi lascino investire in questa Fiorentina. Ho cominciato a trattarla prima del Milan, che è stato rovinato per come è stato lasciato e per gli acquisti che hanno fatto".

Montella: "Ribery non si allena da una settimana"

Commisso si alza, Montella si mette seduto. Torna a parlare dopo il successo sul Sassuolo: "Una vittoria graditissima, la prima arrivata in rimonta, cosa non sempre semplice - spiega nella conferenza che precede la partita con il Parma - sarà difficile, ma penso che stiamo facendo un grande campionato. Sarà importante avere energia anche in chi subentrerà, perché spesso si decide tutto negli ultimi minuti". Importante essere al top dunque, di qui il capitolo infortuni: "Lirola è tornato ad allenarsi con il resto della squadra, Caceres ancora no". Fuori pure Ribery, che deve scontare la squalifica post espulsione con la Lazio: "E che non si allena da una settimana a causa di un problema al ginocchio che è riaffiorato". La Fiorentina è ottava, l'Europa è lì ad un passo: "Dobbiamo solo lavorare e tenere accesa la sinergia con l'ambiente. Questo deve essere il nostro percorso. Sono soddisfatto perché, per ora, siamo sempre stati in partita fino alla fine, perdendo di misura quando siamo usciti sconfitti. Abbiamo fatto quattro vittorie in 6 partite, come nelle ultime 35 della scorsa gestione in cui io penso di aver allenato giusto 7-8 volte la squadra. E non è che abbiamo speso 200 milioni sul mercato...". Potrebbe essere il momento di Vlahovic: "Un ragazzo che ci piace molto, ma da non caricare di troppe responsabilità" e di Sottil: "Attaccante puro, ma nel calcio moderno serve anche fare la fascia". Infine sul Var: "Purtroppo quando capitano a te certe cose, allora pesano di più. Mentre, se a tuo favore, te ne dimentichi. C'è da dire che sul fuorigioco ha risolto un sacco di problematiche, così come sul gol-non gol. Vanno migliorati un po' i tempi, credo ci lavoreranno per avvicinarsi alla perfezione".