
Gigi Riva, compleanno di "Rombo di Tuono": carriera tra Cagliari e Nazionale. LE FOTO
"Dio benedica il Cagliari e Gigi Riva", che oggi compie 75 anni. Una leggenda del calcio azzurro e leader dei sardi che nel 1970 conquistarono lo scudetto. Tre volte capocannoniere della Serie A con i rossoblù, ai quali "Rombo di tuono" legherà per sempre la sua carriera di calciatore. Ancora oggi top-scorer dell'Italia con 35 reti, campione d'Europa nel 1968 e storico team manager della Nazionale, con cui ha conquistato il Mondiale nel 2006. E Gigi Riva sarà presto al centro del nuovo racconto di Federico Buffa: due episodi in onda il 13 e 20 dicembre alle 22.30 su Sky Sport Uno
È un 7 novembre molto speciale per Cagliari, la Sardegna e tutta l'Italia: Gigi Riva, una leggenda del calcio mondiale, compie 75 anni. Che storia quella di "Rombo di tuono"
.jpg?im=Resize,width=335)
L'attaccante lombardo, nato nel 1944 a Leggiuno, in provincia di Varese, riuscì nell'impresa titanica di trascinare il Cagliari e un'intera isola alla conquista dello scudetto nel 1969-70

Tra le immagini "epiche" nella carriera di Riva la rovesciata al Vicenza, il 18 gennaio del 1970, che non potè che arrivare al minuto 70'. E regalò al Cagliari altri due mattoncini fondamentali nella costruzione di un sogno

Riva sbarcò a Cagliari nell'estate del 1963. "Scoperto" da un osservatore del Cagliari, Andrea Arrica, che l'aveva seguito nella sua crescita al Legnano, in Serie C. Mancino naturale, dal tiro già molto potente, segnò subito 8 reti alla prima stagione in rossoblù, contribuendo alla promozione in Serie A

Riva si afferma presto anche nella massima serie. Otto al primo anno, tra cui quello della vittoria contro la Juventus, e capocanniere del campionato già nel 1966-67 con 18 reti. E ancora nel 1968-69 (20 gol) e, naturalmente, nella stagione che portò allo scudetto, con 21 sigilli
.jpg?im=Resize,width=335)
Riva, nonostante le cifre folli (per l'epoca) offerte dagli "squadroni" del nord, non lascerà mai Cagliari e il Cagliari, con cui giocò il suo ultimo anno in A nel 1975-76, logorato dai gravi infortuni subiti nel corso della sua carriera. Chiude a 32 anni, dopo 377 presenze (tra campionato e coppe) e 208 reti
A Cagliari passeranno ancora tanti campioni, amatissimi, ma mai nessuno come Gigi Riva

Il 9 febbraio del 2005, prima della partita dell'Italia contro la Russia giocata al Sant’Elia, il Cagliari ritirò per sempre la maglia numero 11

Nello stesso giorno il Comune di Cagliari gli ha concesso la cittadinanza onoraria
.jpg?im=Resize,width=335)
Il 13 gennaio del 2015 all'inaugurazione di "Piazza Campioni d'italia 69/70", a Cagliari

"Rombo di tuono" - come fu soprannominato da Gianni Brera - ha scritto anche la storia della Nazionale italiana. Ancora oggi è il top-scorer azzurro con 35 gol in 42 presenze
.jpg?im=Resize,width=335)
La sua rete più importante con l'Italia arriva nella finale "bis" dei Campionati Europei del 1968, il 10 giugno all'Olimpico di Roma contro la Jugoslavia, sconfitta 2-0. Riva apre la festa azzurra, "sigillata" dal raddoppio del catanese della Juventus Pietro Anastasi

Gigi mette la firma anche nella partita del secolo, Italia-Germania 4-3: all'Azteca di Città del Messico riporta in vantaggio gli azzurri, sul 3-2, con una "rasoiata" alla Riva. Ma i tedeschi non muoiono mai, e gli italiani non sono certo da meno...

Il pareggio del "solito" Gerd Muller dura un minuto appena: il gol di Rivera regala la finalissima con il Brasile all'Italia e Riva è il primo ad abbracciare il compagno, consegnandoci una delle immagini più celebri della storia del calcio

Se l'Italia arrivò a quella semifinale fu anche grazie alla doppietta di Riva ai padroni di casa del Messico, battuti 4-1 ai quarti

E se l'Italia si qualificò a quei Mondiali... dobbiamo ringraziare ancora Riva e il suo "tuffo a volo d'angelo" contro la Germania Est, sconfitta 3-0 al San Paolo di Napoli il 22 novembre del 1969

Resta il rammarico dell'Italia e di Riva di non aver vinto quel Mondiale, ma anche l'orgoglio di essere stati sconfitti dal più grande
"Rombo di tuono" giocò la sua ultima partita con l'Italia ai Mondiali tedeschi del 1974, contro l'Argentina. Un anno prima, con la doppietta del 29 settembre a San Siro contro la Svezia, superò le 33 reti di Giuseppe Meazza diventando il miglior marcatore della storia azzurra

Chiusa la carriera di giocatore, tornò presto a occuparsi della Nazionale, a fare da "chioccia" alle nuove generazioni e ai suoi "eredi", come Gianluca Vialli

Riva e Rivera, Riva e Pelé, Riva e Roberto Baggio: un cerchio che si chiude

Tante volte Bobo Vieri è stato accostato a Gigi Riva per forza e potenza, unite a un senso del gol fuori dal comune
.jpg?im=Resize,width=335)
Paterno, sempre dalla parte dei ragazzi, anche quelli più monelli...

Dopo il "fattaccio" nella partita con la Polonia a Euro 204 la figura del team manager Riva risultò fondamentale per Totti, che lo ha sempre ringraziato: "Un grande esempio per i giovani". Un affetto decisamente ricambiato: "Francesco? Ce lo ha mandato il Padre Eterno"
.jpg?im=Resize,width=335)
Se non è riuscito a vincere il Mondiale da giocatore, ha avuto modo di rifarsi nel 2006, da dirigente
.jpg?im=Resize,width=335)
Eccolo al fianco di Marcello Lippi nella foto ufficiale scattata a Coverciano prima di partire per la Germania
Accolte le "legends" azzurre RIva, De Sisti, Zoff, Facchetti e Boninsegna dal "Kaiser", Franz Beckenbauer, e da Rudi Völler
Ancora nel 2006 da "tedoforo" a Cagliari nel viaggio della fiamma olimpica verso I Giochi invernali di Torino

Nel febbraio del 2017 è stato insignito del "Collare d'oro" per merito sportivo dal presidente del Coni Giovanni Malagò

Nel 50° anniversario dello storico scudetto conquistato dal Cagliari, Federico Buffa tornerà con il suo #SkyBuffaRacconta per celebrare proprio la storia del principale protagonista di quel successo. "Gigi Riva - L'uomo che visse due volte" andrà in onda su Sky Sport Uno, alle 22.30, in due episodi: il 13 e il 20 dicembre