Con lo 0-0 contro il Genoa sale a quattro partite di fila il digiuno di vittorie in campionato del Napoli. De Laurentiis conferma Ancelotti, ma servono i risultati: raggiungere gli ottavi di Champions è la priorità
De Laurentiis a Los Angeles, metà squadra in giro per il mondo con le nazionali, Carlo Ancelotti alle prese con le riflessioni post gara. Il pareggio con il Genoa, i fischi del San Paolo, lo scollamento tra squadra e tifoseria e la classifica sempre più preoccupante. Una situazione che fino a prova contraria dovrà risolvere lui. Perché la partenza del Presidente a rigor di logica è un indicatore evidente della volontà di continuare con l'allenatore in carica.
Un cambio ora non risolverebbe la situazione: la nuova guida tecnica infatti si troverebbe ad affrontare gli stessi problemi ambientali, mancati rinnovi, contratti in scadenza, giocatori fuori dal progetto che hanno condizionato questo avvio di stagione. Peraltro fino ad ora in Serie A il cambio di allenatore non ha portato i risultati sperati.
Considerazioni che hanno indotto De Laurentiis a mantenere lo status quo, convinto che Ancelotti con la sua esperienza riuscirà a traghettare la squadra fuori da questo delicatissimo momento. E poi la Champions, l'obiettivo ottavi alla portata del Napoli che con il passaggio del turno si garantirebbe una cospicua iniezione di denaro, in grado di compensare in parte l'eventuale mancata qualificazione alla prossima competizione. Prospettiva impensabile ad inizio anno.
Liverpool e la gara con il Genk due passaggi fondamentali per la sorte del progetto legato a Carlo Ancelotti. Quel progetto dal quale sembrano sempre più lontani tanti giocatori a cominciare da Mertens, in scadenza a giugno ma comunque fortemente intenzionato a voler onorare il contratto e ad uscire presto dalla crisi, prima di prendere qualsiasi decisione sul suo futuro. Il Napoli, il campo, prima di tutto. Soprattutto del mercato.