Il giovane difensore nerazzurro a Sky: "Conte il miglior allenatore possibile per me, sa come trattare i giovani e mi spinge sempre a dare di più. Godìn e Skriniar mi insegnano tanto, è come se fossi il loro fratello minore. Nella mia vita ho vissuto esperienze che mi hanno cambiato, il calcio lo vivo come un gioco anche davanti a 80mila persone"
Dopo una buona stagione al Parma, Alessandro Bastoni sta trovando spazio nell'Inter di Antonio Conte. Prima alternativa alle spalle dei titolari Godin, Skriniar e de Vrij, il classe '99 ha totalizzato sei presenze (di cui cinque da titolare) nelle ultime sette giornate di campionato. Bastoni ha parlato del suo momento in esclusiva a Sky Sport.
Come mai hai scelto il numero 95?
"È la data di nascita di mio fratello. Sono molto legato a lui, indossando questo numero è come se lo portassi in campo".
L'anno scorso avresti mai immaginato di essere nell'Inter?
"Neanche nelle più rosee aspettative avrei pensato di essere qua. Sto migliorando tanto e spero di continuare così".
In cosa ti aiuta Conte?
"Non poteva capitarmi allenatore migliore, sa come trattare i giovani. È un grande allenatore, mi sprona e mi dice di non accontentarmi mai".
Lo scudetto è possibile?
"Sappiamo che è difficile colmare il gap con la Juve ma lavoriamo per vincere ogni partita. Vedremo alla fine della stagione".
Cosa significa giocare Inter-Juventus?
"Nella mia vita ho vissuto esperienze che, purtroppo, mi hanno cambiato, quindi il calcio lo vivo come un gioco. Chiaramente giocare davanti a 80mila persone è diverso rispetto a giocare davanti a 15mila spettatori, ma penso solo a divertirmi".
Giochi con difensori forti, cosa vorresti prendere da loro?
"Hanno altre caratteristiche, vorrei avere tra dieci anni la loro capacità di consigliare. Mi sento un po' un loro fratello minore, ma quel che mi dicono rimane segreto. Godìn è un maestro, mi insegna tanto. Skriniar mi insegna come legnare. Mi danno tanti consigli, siamo un bel gruppo".
Com'è l'ambiente?
"Ci sono tanti italiani, stiamo bene nello spogliatoio e stiamo insieme anche fuori. In campo andiamo col sorriso".