Torino-Inter, Mazzarri: "Loro in difficoltà se giochiamo da squadra"

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L'allenatore granata carica i suoi in vista della sfida ai nerazzurri: "Loro fra i più forti del campionato, ma se giochiamo da squadra mettiamo in difficoltà chiunque". Poi sul rapporto con Conte: "Carriera straordinaria, ci stimiamo molto. Inter? Nessuna rivalsa"

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Le ultime due partite giocate dopo la sosta non sono andate bene per il Torino. Prima la sconfitta interna con il Lecce lo scorso 16 settembre, poi il ko di Udine del 20 ottobre. A Brescia, però, è tornato il sorriso dopo sei giornate senza vittoria. Un periodo buio, che i granata sperano di essersi messi alle spalle. Certo, adesso c'è la riprova, che non è delle più semplici. Dall'altra parte ci sarà l'Inter seconda, che non perde un colpo lontano da San Siro. Sei successi su altrettanti incontri, una macchina da guerra in trasferta: "Ma se riusciamo ad essere una squadra vera, allora possiamo mettere in difficoltà chiunque - ha spiegato Walter Mazzarri nella conferenza stampa della vigilia - che squadra siano loro, lo sappiamo tutti. Parliamo di noi piuttosto. Dovremo ripetere quel tipo di prestazione che offriamo sempre quando c'è da affrontare una big". Il momento poi è sicuramente più felice rispetto a qualche settimana fa, dove c'era aria di crisi: "Nelle ultime partite ho rivisto la squadra della scorsa stagione - ha continuato l'allenatore - abbiamo ritrovato energie e spero sia aumentata anche la brillantezza grazie al lavoro fatto durante la pausa. Mi aspetto una prova in linea con le ultime due, anche se davanti avremo una delle squadre più forti del campionato. Se avremo una voglia di prevalare maggiore, li metteremo in difficoltà". 

"Inter, nessuna rivalsa"

Purtroppo per Mazzarri, però, l'infemeria è piena: "Lyanco, Bonifazi, Laxalt, Iago, Millico. La lista è lunghissima - ha spiegato - dobbiamo capire come stanno Rincon e Baselli. Fino ad oggi non mi sono mai lamentato di questa situazione, non ci ho mai pensato". Chi è in cerca di una svolta è Simone Verdi, pagato 25 milioni ma ancora mai in gol: "Parliamo di un giocatore fatto, che non deve pensare al valore del cartellino. Cerco di minimizzare questo aspetto, deve soltando aiutare la squadra sfruttando le sue qualità. Sta migliorando la sua condizione, a Brescia è stato importante per noi perché ha partecipato ai primi due gol". A passarsela meglio è Berenguer, che vive un bel momento: "E' uno dei più in forma. Si comincia in 11, ma chi subentra dalla panchina è importante. Può iniziare dal 1' o dalla panchina, lo deciderò domani". Conte in conferenza ha parlato molto bene di Mazzarri, definendolo preparato e grande lavoratore: "Confermo che abbiamo un ottimo rapporto - ha svelato - ci stimiamo a vicenda. Ho 8-9 anni in più, lui ha fatto una carriera straordinaria. Lavora molto, quando ci affrontiamo cerchiamo di prevalere". L'Inter è anche il suo passato. Non è andata benissimo, ma nessuna rivalsa: "Quando lavoro in un club, penso solo al mio. Loro sono fra i più forti della Serie A, i numeri parlano chiaro. Ho preparato la sfida come sempre, con grande attenzione".