Il Chief Football Officer della Juventus ha chiarito la situazione dopo la sostituzione con il Milan: "Ronaldo ha un fastidio a un ginocchio da 15 giorni. Si sono parlati e hanno deciso per la non convocazione, c'è grande feeling tra di loro". E sul mercato dice: "Non abbiamo bisogno di ulteriori attaccanti, possiamo giocare con due sistemi di gioco diversi e siamo abbastanza in quella zona"
Le polemiche dopo la sostituzione con il Milan non si sono esaurite neanche dopo la settimana di sosta. Ad alimentarle ulteriormente è arrivata la mancata convocazione per Cristiano Ronaldo dalla trasferta di Bergamo per problemi fisici. A chiarire la questione ci ha pensato Fabio Paratici, Chief Football Officer della Juventus, ai microfoni di Sky Sport: "Non c'è nessun caso. Tra Ronaldo e Sarri c'è un grande feeling e, dopo aver parlato, hanno deciso insieme per la non convocazione. Cristiano ha un fastidio a un ginocchio da 15 giorni e deve continuare un percorso e pensare a guarire e ad allenarsi". Nessun caso dunque con Ronaldo che si prepara in vista della sfida all'Atletico Madrid di Champions.
Nessun bisogno, secondo Paratici, neanche di intervenire a gennaio nel reparto offensivo: "In questo momento abbiamo tre attaccanti ma anche tanti trequartisti, possiamo giocare indifferentemente con due sistemi di gioco e riteniamo di essere sufficientemente coperti in quella zona del campo".
Paratici ha dato anche un proprio parere su alcuni giocatori dell'Atalanta, interessanti in ottica mercato: "Gosens è un giocatore molto valido così come Hateboer. Sicuramente hanno un allenatore che li valorizza molto con il proprio modo di giocare, ma stiamo parlando di nazionali così come De Roon e sono tutti in grande crescita. Gasperini? La nostra scelta è sempre stata Sarri, non abbiamo mai pensato a lui per la panchina della Juventus".
Il rinnovo di Bonucci
In settimana è arrivato anche il rinnovo di contratto per Leonardo Bonucci, che si è legato ai colori bianconeri fino al 2024. Paratici ha espresso tutta la sua soddisfazione per questo accordo: "E' un segnale importante che abbiamo voluto dare a lui. Era uno dei capitani anche prima di andare al Milan e siamo stati felici di riprenderlo. Ha giocato più di 350 partite con noi, più di 100 con la nazionale. Incarna perfettamente lo spirito Juve".