Per la prima volta nella storia del club, i nerazzurri collezionano 12 vittorie nelle prime 14 giornate di campionato. Un altro piccolo record che spiega il sorpasso alla Juve in vetta alla classifica. Conte: "Orgogliosi, ma dobbiamo continuare a crescere"
Ancora un record, l’ennesimo di una stagione in cui l’Inter sta riscrivendo diversi capitoli della sua storia, viaggiando a una velocità pazzesca. Dodici vittorie nelle prime 14 di campionato: mai i nerazzurri avevano fatto registrare tanti successi arrivati a questo punto della stagione.
L’ultimo mattoncino è il 2-1 alla Spal, che regala a Conte anche la vetta della classifica grazie alla frenata della Juventus contro il Sassuolo: +1 sui bianconeri, il modo migliore per festeggiare il record del “12 su 14”.
Quinta vittoria di fila in campionato, sempre segnando almeno 2 gol: quest’anno, in Serie A, i nerazzurri si sono fermati solo contro Parma (2-2) e proprio contro la Juventus, che a San Siro ha vinto 2-1 ma adesso si trova comunque a inseguire. E se il gol incassato da Valoti non permette di vantare una difesa migliore della squadra di Sarri (13 gol incassati; i bianconeri 12), l'attacco (il secondo del campionato dietro alla Lazio) dice 31 gol fatti, contro i 25 di Ronaldo e compagni.
La soddisfazione di Conte
“Noi lavoriamo sin dal primo giorno per dare fastidio e stiamo facendo un grande lavoro. Il fatto di essere tornati in testa dopo 14 giornate ci deve riempire di orgoglio e soddisfazione perché sappiamo quanto abbiamo lavorato – le parole di Conte al termine della partita contro la Spal – ma ci deve dare anche entusiasmo positivo, per migliorare, imparando a gestire meglio partite come quella di oggi. Dobbiamo continuare a crescere”. Non si accontenta, in pratica, l’allenatore dell’Inter, che commenta anche il sorpasso alla Juve: "Siamo stati bravi ad approfittare del loro passo falso. Detto questo, guardiamo a noi stessi e continuiamo nel nostro processo di crescita. Forte più o come la Juventus? La prossima volta vi rispondo", dice sorridendo, per poi confermare le parole di chi lo conosce bene come Giancarlo Marocchi e lo descrive come uno che “dorme la notte solo quando è in vetta alla classifica”. “Dormo comunque poco”, puntualizza Conte scherzando. L'unico modo che conosce per continuare a macinare record.