Inter-Spal, Conte: "Primato ci riempie di orgoglio. Vogliamo dare fastidio"

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L'allenatore nerazzurro supera la Juventus in vetta: "Lavoriamo fin dal primo giorno per dare fastidio. C'era tanta voglia di approfittare del mezzo passo falso dei bianconeri". Poi sul mercato: "Vidal mi ha sempre dato tutto"

Quinta vittoria consecutiva in campionato per l'Inter, che mette la freccia e sorpassa la Juventus in testa alla classifica. Fa festa San Siro, dove i nerazzurri, battendo la Spal per 2-1, centrano il quinto successo su sette match disputati. 37 punti per Conte, uno in più di Sarri, che dopo il pareggio con il Sassuolo è costretto ad inseguire. Non in molti, forse, l'avrebbero detto prima dell'inizio del campionato: "Ma noi lavoriamo fin dal primo giorno per cercare di dare fastidio, stiamo facendo sicuramente un ottimo lavoro - ha spiegato Conte a Sky Sport nel post gara - sono passate 14 giornate ed essere tornati in vetta a questo punto del torneo ci deve riempire di orgoglio perché sappiamo cosa abbiamo fatto per arrivare fin qui. Ci deve dare entusiasmo e voglia di migliorare, a partire dalla gestione di gare come quella vinta contro la Spal. Quando ti porti fino al 90' una partita così, rischi di pareggiare quando invece meriteresti di vincere". La prima volta che la Juve aveva rallentato (pareggio con il Lecce) l'Inter non era riuscita ad approfittarne, pareggiando con il Parma. Un errore che non si è ripetuto: "In quel caso, pur non avendo cominciato bene, abbiamo reagito e avremmo meritato molto di più. oggi c'era voglia, succede quando una squadra forte come la Juve perde punti. Devi essere bravo ad approfittarne, anche se noi dobbiamo guardare a noi stessi e non agli altri proseguendo il processo di crescita".

"Vidal mi ha sempre dato tutto"

Siamo a dicembre, quindi gennaio non è più così lontano, anzi: "In questo momento non è giusto parlare di mercato - ha spiegato Conte - mancherei di rispetto ai miei giocatori. In un momento di difficoltà, ci è stata data la possibilità di alzare le nostre responsabilità. Guardo il lato positivo della nostra mancanza numerica in alcuni reparti, perché sto avendo grandi risposte da parte di tutti. La società deve parlare di mercato, non io". Chi lo ha fatto prima della gara con la Spal è stato Marotta, che si è soffermato su Vidal: "Posso parlare di lui perché ho avuto il piacere di allenarlo quando ancora non era Vidal. Quando arrivò alla Juve, non era il giocatore che conosciamo. Ci ho lavorato tre anni e lui mi ha sempre dato tutto". Come Lautaro, ancora decisivo con una doppietta: "E' sempre stato dentro la mia idea di calcio. Sta lavorando tanto, prima viveva in funzione del gol. Io sono stato molto chiaro con gli attaccanti. Quelli top sono quelli che giocano per la squadra, che sanno essere utili. Anche Lukaku oggi ha fatto una partita incredibile, nonostante non abbia fatto gol. E sono entrambi giovani, possono continuare a crescere".