Juventus, Chiellini: "Sarri e Allegri? Due concezioni diverse di difendere"

Serie A

Il difensore della Juve a Sky Sport: "Sarri e Allegri hanno modi di allenare diversi. Ora cerchiamo di stare nella metà campo avversaria anche in fase difensiva, prima o recuperavamo palla subito o tornavamo indietro. Dobbiamo cercare di emozionarci di più per il bel gioco, farlo un po' di più per arrivare preparati a marzo. Ho ripreso a correre, nel 2020 vedrete un'altra Juve"

Nell'ultima giornata la Juventus ha pareggiato con il Sassuolo, perdendo il primo posto in classifica. I bianconeri sono a -1 dall'Inter e sono già qualificati agli ottavi di Champions League. Positivo, dunque, l'inizio dell'era Maurizio Sarri, che continua a lavorare per far sì che la squadra assimili il suo calcio. Questo il pensiero di Giorgio Chiellini, che parte dalle differenze tra Allegri e l'attuale allenatore della Juventus: "Sono due concezioni diverse di difendere, non ce n'è una migliore e un'altra peggiore – ha dichiarato il difensore a Sky Sport in occasione del Gran Galà del calcio italiano - Le squadre di Sarri anche negli anni scorsi riuscivano a mantenere solidità difensiva quando riuscivano a mantenere alta intensità e pressione sulla palla lontano dalla porta. Quando, per vari motivi, si trovavano a difendere vicino alla propria porta si trovavano in difficoltà, perché è una ricerca costante di stare nell'altra metà campo anche in fase difensiva. Con Allegri, invece, era diverso: o si provava a recuperare subito la palla o si tornava indietro, difendendo dietro la linea della palla anche con otto o nove giocatori. Un modo di giocare che aveva vantaggi e svantaggi, perché chiaramente quando recuperi la palla più basso fai più fatica ad andare avanti. Ci stiamo lavorando, anche se c'è poco tempo perché giochiamo ogni tre giorni. A gennaio e febbraio si può lavorare ancora di più, bisogna dare un upgrade ai concetti su cui abbiamo lavorato in questi mesi per valorizzare il bel gioco. Secondo me bisogna avere più emozione nel bel gioco, cercare di farlo un po' di più. Abbiamo bisogno di una scintilla che ci dia qualcosa in più nell'aspetto emotivo. Negli anni scorsi l'avevamo nel difendere, spesso vincevamo 1-0. Ora dobbiamo trovarlo nel bel gioco, abituarsi a stare un po' di là e rischiare. È un passaggio che dobbiamo fare per farci trovare pronti a marzo. Come contro l'Inter, lì abbiamo rischiato: Lukaku e Lautaro hanno avuto delle occasioni, ma abbiamo giocato con spavalderia meritando di vincere".

“Ho ripreso a correre, nel 2020 un'altra Juve”

In questa stagione Chiellini ha giocato solo una partita, all'esordio in campionato contro il Parma. Il difensore lavora per recuperare dopo la rottura del legamento crociato: "Ho ripreso a correre, tutto procede per il meglio – prosegue - I risultati della squadra sono ottimi, quindi l'inizio fa ben sperare. Bisogna essere bravi ad avere continuità e ad arrivare in primavera nelle migliori condizioni fisiche, mentali e in lotta su tutti i fronti. È una Juve ancora in divenire ma io lo avevo detto nell'unica partita fatta quest'anno, con gol. Infatti ho una media incredibile, solo Ciro Immobile può competere. Sapevo che ci sarebbe voluta pazienza e con l'anno nuovo si vedrà sicuramente un'altra Juve".  

"Falli di mano di De Ligt? Deve lavorarci e migliorare"

Su De Ligt aggiunge: "È un ragazzo intelligente e che apprende velocemente, ci confrontiamo quotidianamente. Consideriamo che ha 20 anni, per tutti non conta ma per un difensore è importante avere esperienza, lui è stato catapultato in un mondo completamente diverso: a 35 anni puoi gestirlo, a 20 sei un po' scombussolato. In alcune situazioni è arrivato dopo anche per il troppo pensare, lui è un calciatore di forza fisica e proprietà di palleggio. Ha fatto le ultime due partite prima del Sassuolo di livello incredibile. Lo standard è comunque alto, si tende a valutarlo troppo per quegli incidenti con la mano. Non è solo sfortuna, bisogna lavorarci: lo dice uno che è migliorato tanto in questo in 15 anni. Credo che nei falli di mano e negli autogol non ci sia solo casualità, è un aspetto su cui deve migliorare. Soprattutto perché nel calcio moderno è troppo rischioso fare fallo di mano, le nuove regole cambieranno il modo di difendere".