Napoli, Gattuso si presenta: "Squadra perfetta per me, obiettivo Champions"
Gattuso, dopo aver guidato il primo allenamento da allenatore del Napoli sotto gli occhi di De Laurentiis, è stato presentato in conferenza stampa: "Questa squadra è funzionale al gioco che ho in mente. L'obiettivo è giocare la Champions il prossimo anno. Mi sono tuffato in un mare grande, spero di non annegare, ma io non ho paura". E su Ancelotti: "Ci siamo sentiti stamattina, spero di fare il 10% di quello che fatto lui in carriera". L'ex allenatore ha salutato Napoli sui suoi social: "Una grande esperienza in una città meravigliosa"
"In questo momento dobbiamo essere bravi noi. Ho sempre pensato, sia da calciatore che da allenatore, che il loro umore dipende da come scende la squadra in campo, con quale atteggiamento. Dovremo farli tornare con le nostre prestazioni. La Champions? Ci penseremo a febbraio. So che è una grande vetrina. Le avversarie? Chiunque affronteremo sarà tosta"
"Mi ha messo in difficoltà (ride ndr). Non lo so, il motivo per cui io ho scelto il Napoli l'ho già spiegato. È una grande squadra, con un grande presidente e grandi giocatori. È stato facile. Discussioni sul denaro ce ne sono state poche"
"Ci sarà qualche cambiamento di posizione, ma per il resto no. A me non piace giocare con due linee da 4. Non faremo nessun test prima perché tra due giorni si gioca, poi si vedrà. La metodologia di Ancelotti non era tanto diversa dalla mia, ma valuteremo settimana prossima"
"Io punto su tutti. Insigne è un patrimonio del Napoli e devo riuscire a trasmettergli fiducia, a lui come a tutti. Lorenzo è il capitano e il simbolo di questa squadra, ma ho il dovere di recuperare tutti i giocatori e metterli nelle migliori condizioni possibili"
"L'obiettivo è tornare in Champions League, recuperare i punti in ritardo e arrivare tra le prime quattro"
"Sarei ipocrita a dire di no. Domani vediamo chi è a disposizione, chi ha recuperato. Affronteremo una squadra che è carica a pallettoni, non è un caso che sta facendo buoni risultati"
"Io penso che la percezione che c'è all'estero del Napoli calcio è più importante di quello che pensate. Ci sono giocatori che hanno mercato e non sono stati venduti per merito della società. È normale che qualcosa poi non ha funzionato. Io non c'ero: adesso devo essere bravo a non ascoltare discorsi sul passato. A me piace parlare all'anima delle persone. L'obiettivo è riportare il Napoli dove merita. Vinciamo queste due partite, poi vedremo che direzione prendere"
"Ho una moglie italo-scozzese e quando deve ragionare la prima cosa che fa è pensare in inglese. Io penso calabrese, poi mi sforzo per trasformarlo in italiano. I miei genitori vivono giù, io ho lasciato casa a 12 anni ma le origini e le tradizioni ti rimangono sempre dentro"
"Va bene. Oggi alleno la squadra che ho a disposizione, non parlerò più di mercato perché è una mancanza di rispetto per chi alleno"
"È vero. So in che posto sono venuto e l'atmosfera che si respira in questa città. Vengo da una città di mare e adesso mi sono tuffato in un mare grande, non devo annegare. Chi mi conosce sa che non ho paura di nulla. Ho la consapevolezza di aver portato grande responsabilità, di lavorare con persone molto preparate. Poi ci sarà bisogno di ottenere risultati. Per me essere qua è motivo di orgoglio. Le squadre che mi avevano proposto non mi convincevano a livello funzionale"
"È consapevole che può fare di più e si trova in una situazione inaspettata. Ha voglia di rivalsa. Sono arrivato oggi a mezzogiorno ed è difficile dire le sensazioni che ho avuto. Ma ho fatto i complimenti al presidente e a chi lavora con lui per l'organizzazione: campi, spogliatoi, strutture. Non me l'aspettavo"
"Carlo è una persona molto navigata e sa le cose che può dire o non dire a un collega. C'è stata grande disponibilità da parte sua, ci siamo parlati ma il contenuto non lo dico"
"Tra quarto e quinto posto cambia tanto, anche a livello economico. La posizione attuale crea imbarazzo. Le prestazioni non sono state delle migliori, ma la squadra lo sa e ha tutte le carte per qualificarsi alla Champions"
"È normale che all'inizio si va sempre alla ricerca di alibi. So che possiamo migliorare la linea di difesa, come tenere il campo, come palleggiare. Ci sono tanti aspetti da migliorare"
"In questo momento voglio parlare dei giocatori che ho a disposizione"
"Vediamo, non voglio dare vantaggi perché tra due giorni giochiamo. Nella mia testa c'è quel sistema di gioco. Lo staff? Mancano gli allenatori dei portieri, che la società ha voluto tenere. Per il resto mi sono portato praticamente tutti"
"Chi fa questo mestiere è legato ai risultati. Se il presidente mi avesse proposto solo sei mesi io sarei venuto uguale. Perché penso che questo è una squadra importante, di qualità e la migliore per il tipo di gioco che voglio fare"
"Con i risultati, con il senso di appartenenza e recuperando nel più breve tempo possibile i punti persi. Dobbiamo mostrare un buon gioco, come già successo altre volte, e continuare su quella strada"