L’allenatore ha affrontato i temi di maggiore attualità nell’intervista rilasciata a Sky Sport: "Gattuso ha grande carattere ma non è solo grinta: sa organizzare una squadra. L’Atalanta è la società che lavora meglio in assoluto. Per il derby di Genova tifo Samp"
Dal cambio di allenatore a Napoli all’impresa dell’Atalanta, qualificata agli ottavi di finale di Champions League: questi sono alcuni degli argomenti affrontati da Marcello Lippi nell’intervista concessa a Sky Sport, a margine di un evento commerciale. "È una grande sorpresa l’arrivo di Gattuso, però è la conferma che l'allenatore debba sempre tenere le valigie pronte, non ha importanza se abbia vinto tutto come Ancelotti. La vita purtroppo o fortunatamente non è fatta solo di alti, ma anche di bassi e ogni tanto ce n'è uno. Sono quelli che poi ti fanno ricreare momenti di successo. Ora è arrivato un altro figlio di Carlo, si stimano tanto e avranno sicuramente parlato prima di cominciare. Rino ha grande personalità e carattere, quando si parla di lui si pensa alla grinta e al carattere del personaggio ma ha anche capacità di organizzare una squadra e dare un gioco e una mentalità" ha spiegato l’ex commissario tecnico della Nazionale Italiana.
Complimenti all’Atalanta
Con una grande vittoria sul campo dello Shakhtar Donetsk, l’Atalanta ha concluso al secondo posto il girone di Champions, qualificandosi per la fase successiva: "L'Atalanta ci ha abituato da anni, credo che sia la società in assoluta che lavora meglio di tutti a partire dal settore giovanile, costruiscono giocatori e li preparano sia dal punto di vista umano che tecnico. Ne hanno decine in giro a giocare. E per i risultati che fa, per come gioca, il senso di appartenenza: è veramente uno spettacolo. Io ho avuto Percassi e per un certo periodo a Torino ho lavorato anche con Gasperini, lui ha allenato la primavera e aveva qualità ed entusiasmo, sono contento che abbia avuto questo successo".
Derby della Lanterna
Lippi nella sua carriera da calciatore ha giocato per nove stagioni con la maglia della Sampdoria, tra il 1970 e il 1979. Quindi col derby alle porte, la preferenza è quasi scontata: "Chiaramente tifo per la Samp, ma non tifo mai contro. Ho sempre avuto grandi simpatia anche per il Genoa. Il primo derby che ho perso era in Serie A e mi misi a piangere, perché fu una delusione fortissima. Però c'era un bellissimo rapporto con i calciatori del Genoa, frequentavamo gli stessi posti senza problemi. Purtroppo non è una grande stagione per il calcio genovese, e non solo per il calcio: le calamità naturali portano molta negatività. Speriamo che restino entrambe le squadre in Serie A altrimenti sarebbe una botta molto forte".