L'Atalanta si presenta all'appuntamento con la capolista conscia del gap tecnico: "L'Inter punta con merito allo scudetto, il nostro target in questi anni è intorno ai 70 punti e ne abbiamo già 34. Non è certo il titolo il nostro orizzonte, ma l'Europa sì"
La premessa serve a Gian Piero Gasperini per spiegare la sfida che sarà: "Un test per la nostra credibilità, per verificare quanto siamo vicini o lontani da una squadra di vertice - prosegue il tecnico nerazzurro -. Dobbiamo essere molto soddisfatti di dove siamo, poi nelle partite singole può succedere di tutto. Con Lazio e Juventus abbiamo fatto ottime gare, l'obiettivo è misurarsi nel modo migliore possibile". Gasperini non nega che sarà una sfida tra strategie e filosofie calcistiche differenti: "I moduli sono sette come le note, ma interpretandole variamente si possono scrivere miliardi di canzoni. Quelli delle due contendenti di San Siro sono abbastanza simili, ma diversi nel modo di concepire le due fasi. Da parte nostra c'è da reggere la forza d'urto di Lautaro e Lukaku".
Le assenze dell'Inter
I bergamaschi sono a organico pieno, i milanesi no: "Alle assenze l'Inter può sopperire. Ha due squalificati (Barella e Skriniar, ndr) e D'Ambrosio, nell'arco del campionato non sono defezioni che pesano". Di qua Gomez e Pasalic giocheranno tra le linee dietro Ilicic unica punta: "Duvan Zapata è recuperato dal punto di vista fisico e ha già giocato uno spezzone col Parma, ora va recuperato in campo: abbiamo tre partite in nove giorni, con l'ottavo di Coppa Italia a Firenze e la Spal, per farlo rientrare dal primo minuto".
Nessun favore
Reduce da due cinquine con Milan e Parma senza prendere gol, il Gasp punta forte sulla difesa: "Siamo molto prolifici e da diverse settimane anche più solidi. All'inizio prendevamo gol balordi, era evidente che saremmo migliorati. L'Inter ne prende pochi me ne fa tanti, altrimenti non sarebbe in vetta". L'uomo sulla panchina della quinta in classifica, a meno 1 dal quarto posto della Roma, sa di avere gli occhi di tutta Italia puntati addosso: "Tutti sperano che quelle davanti possano avere qualche intoppo, ma Juve e Inter più la Lazio stanno giocando un campionato quasi a parte, hanno messo una certa distanza con le altre. Noi non facciamo favori alla Juve come a nessuno, solo a noi stessi", assicura.
La Champions può attendere
Così come assicura di non riservare ancora la propria attenzione agli ottavi di Champions League: "Ho visto pochissimo la sconfitta del Valencia col Real Madrid, ho seguito Barcellona-Atletico. Ma ho dovuto studiare molto l'Inter. Al Valencia penserò magari dopo la Fiorentina, gli mancano anche alcuni giocatori".