L'attaccante nerazzurro commenta la sua stagione straordinaria: "Gioco per divertirmi e mi sento bene, ora dobbiamo trovare continuità contro le piccole. La Champions? Valencia sarà un'occasione storica per noi e per la città di Bergamo"
15 gol in 24 partite stagionali, 14 in Serie A: quando siamo solo a inizio febbraio, è già il miglior Josip Ilicic di sempre nel nostro campionato: "Io sono come il vino: più invecchio, più sono buono", non si nasconde lo sloveno dell'Atalanta. "Mi sento bene, questa è la cosa più importante. Soprattutto dopo un anno particolare". Sembra passata una vita, da quell'estate 2019 quando Ilicic si era fermato per una seria infezione batterica ai linfonodi del collo: "In quel periodo non ho pensato così tanto al calcio: volevo stare vicino alla mia famiglia, che mi ha dato ancora più spinta e voglia di divertirmi quando sarei tornato a fare questo mestiere. Penso che sia la cosa più importante".
"La Champions? Bisogna imparare a battere chi sta dietro"
Così a 32 anni compiuti, l'attaccante è sempre più protagonista nella spettacolare Atalanta di Gasperini: miglior attacco del campionato con 59 gol in 22 partite, quarto posto in classifica, eppure poca continuità soprattutto contro le piccole (solo un punto nelle ultime due gare in casa contro Spal e Genoa). "In Serie A non ci sono partite facili", spiega Ilicic. "Le squadre che lottano per la retrocessione danno sempre qualcosina in più. Questo non l'abbiamo ancora capito, dobbiamo migliorare il prima possibile: se vogliamo lottare per i posti più alti dobbiamo battere anche chi sta dietro di noi". Obiettivo Champions: "Lo ripeto, voglio continuare a giocare questa competizione che mi piace un sacco, spero di riuscirci di nuovo con l'Atalanta. Ma per farlo bisogna pensare innanzitutto alla Serie A. Poi, quando arriverà il Valencia, che sarà una partita speciale per noi e per tutta la città, ci faremo trovare pronti".