Sanremo 2020, i testi delle canzoni abbinatI ai giocatori di Serie A (e non solo)
Cosa c’entra il 70° Festival di Sanremo con la Serie A 2019-2020? Molto più di quanto si pensi all’apparenza. Abbiamo provato ad abbinare i 24 testi dei big in gara all’Ariston con 24 personaggi o episodi del nostro campionato. Il risultato è un mix di storie d’amore declinate in gergo calcistico, emozioni che fanno parte della vita di ognuno di noi e che, quindi, si ritrovano facilmente anche sui campi di Serie A
"FINALMENTE IO" – CIRO IMMOBILE: "Quando canto sto da dio, quando canto, finalmente io”. Il brano di Irene Grandi parla di un’artista che si sente veramente realizzata solo quando canta. Lo stesso vale per Immobile, che alle canzoni preferisce il gusto del gol: per il capocannoniere del nostro campionato segnare sembra essere la cosa che più conta al mondo
VIDEO. Sanremo? Amadeus è già proiettato al derby
"IL CONFRONTO" – DANIELE DE ROSSI: "E sei stato sul campo sempre dietro un pallone e ora sei qui sulla porta a tirarti un rigore". Il brano di Marco Masini parla di un uomo che traccia un bilancio della propria vita, tra sbagli e obiettivi realizzati. Viene subito in mente Daniele De Rossi, che ha da poco annunciato il ritiro dal calcio dopo l’esperienza in Argentina con il Boca Juniors. Anche lui si sarà guardato dentro prima di prendere la decisione definitiva: tra i tanti ricordi quel rigore segnato a Barthez nella finale mondiale di Berlino
"NIENTE (RESILIENZA 74)" - NICOLÒ ZANIOLO: la canzone di Rita Pavone, tornata sul palco di Sanremo a 74 anni, è un inno alla resistenza contro le avversità e le delusioni affrontate nel corso della vita. Perché l’accostamento a un giovanissimo come Zaniolo? Il talento della Roma e della Nazionale ha appena subito il primo serio infortunio della sua carriera, la rottura del legamento crociato del ginocchio destro. "Non hai mai saputo spezzarmi, travolgermi", canta Pavone. Parole condivise senza dubbio anche dal classe 1999, pronto a lasciarsi alle spalle l’infortunio e a tornare più forte di prima
"ME NE FREGO" – MARIO BALOTELLI: un amore problematico, pericoloso e affascinante allo stesso tempo. È questo il tema di fondo della canzone di Achille Lauro, una storia che sembra cucita addosso a Mario Balotelli. Ripercorrere la carriera di SuperMario è un po’ come andare sulle montagne russe: su e giù, su e giù all’infinito. Alla fine di ogni giro c’è sempre un sorriso, anche se resta un pizzico di amarezza per ciò che poteva essere e non è stato
"FAI RUMORE" – MIHAJLOVIC E IL BOLOGNA: nel suo brano Diodato parla dei silenzi insopportabili dopo la fine di un rapporto, quelli che ti fanno venire la voglia di tornare ai rumori di un tempo. Durante i ricoveri per sottoporsi alla terapia, Mihajlovic ha dovuto rinunciare ad andare in panchina in più di una circostanza. È vero, al suo posto c’era il suo vice Tanjga, ma solo i giocatori del Bologna sanno cosa significhi davvero avere il serbo al proprio fianco. Rumori compresi
"DOV’È" - INSIGNE E IL NAPOLI: "Chiedimi se sono felice dove sto", cantano le Vibrazioni nella loro canzone. Un testo che parla della perenne ricerca della felicità. Lorenzo Insigne è il simbolo del Napoli di oggi, anche se spesso ha raccontato di quanto sia difficile per un napoletano giocare con la maglia della propria città. Emozioni forti e pressioni continue, la felicità dello scugnizzo con il 24 si gioca su questo sottile equilibrio
"ROSSO DI RABBIA" – SIMONE INZAGHI: la canzone di Anastasio è sulla rabbia. "Aspetto sto momento da un’intera vita", canta il rapper napoletano, che nel testo rappresenta il personaggio del sabotatore. Il sabotatore della nostra Serie A non può che essere l’allenatore della Lazio, terzo incomodo nella sfida per lo scudetto tra la Juve di Sarri e l’Inter di Conte. Inzaghi ha il furore dentro: dopo una buona carriera da calciatore all’ombra del fratello Filippo, Simone si sta rivelando uno dei migliori allenatori in circolazione
"ANDROMEDA" - ICARDI E L’INTER: il titolo della canzone di Elodie rimanda al mito di Andromeda, sacrificata e incatenata sugli scogli per via della superbia della madre, Cassiopea. Il testo parla più in generale di una relazione tra una donna e un uomo più grande ma ancora immaturo. Il sacrificio di Andromeda sembra quello fatto dall’Inter con Mauro Icardi, autore di oltre 100 gol con la maglia nerazzurra prima della cessione in estate al PSG. A proposito, "Non sarai mio marito, me ne vado a Paris, vado a Paris però", recita una strofa del brano
"SINCERO" - GERVINHO: nella loro canzone Bugo e Morgan parlano di quanto sia ipocrita adattarsi alle regole imposte dalla società, indossando una maschera per convenienza. Sembra un po’ la storia di Gervinho, riportato nel calcio che conta dal Parma nel 2018. È come se, però, in questi due anni in Emilia l’ivoriano avesse indossato una maschera, tanto da voler andare a giocare in Qatar alla prima occasione utile. Il trasferimento è saltato, ma difficilmente vedremo ancora l’ex Roma in Serie A
"IL SOLE AD EST" - CARLO ANCELOTTI: dopo aver vinto quello che c’era da vincere nei principali campionati europei, era rientrato in Italia con l’intenzione di restarci a lungo. La sua avventura a Napoli si è, invece, conclusa in anticipo e Carletto ha rifatto la valigia per tornare ad allenare in Premier, all’Everton. "Il sole ad est" cantato da Alberto Urso è un luogo lontano, che resta, nonostante tutto, un punto di riferimento. Per Ancelotti l’Italia sarà sempre questo, anche se geograficamente si trova a sud della sua attuale residenza
"LO SAPPIAMO ENTRAMBI" - CAIRO E MAZZARRI: la canzone di Riccardo Marcuzzo, in arte Riki, parla di due persone che non si amano più ma, non avendo il coraggio di dirsi la verità, vanno avanti per inerzia. Esattamente quello che è successo al Torino tra Urbano Cairo e Walter Mazzarri fino al recente esonero. Da mesi il feeling tra presidente e allenatore non era più lo stesso
"CARIOCA" – LUCAS PAQUETÁ: "Attrazione fatale per una donna carioca, che quando balla ammalia, ma si trasforma in un incubo quando esce dai radar", canta Raphael Gualazzi nel suo brano sanremese. Anche Paquetá aveva ammaliato il Milan appena arrivato dal Flamengo: subito titolare, subito centrale nel progetto rossonero seguendo le orme di Kakà. Poi le tante panchine e l’uscita dai radar
"GIGANTE" - ROMELU LUKAKU: la figura del gigante applicata alla nostra Serie A non può che essere il centravanti dell’Inter. Non solo per la stazza imponente, ma anche per il suo ruolo di leader nel gruppo, per i suoi gesti dentro e fuori dal campo (si veda il rigore lasciato a Esposito contro il Genoa). Nella sua canzone Piero Pelù si rivolge a tutti coloro che vogliono ripartire da zero. "Tu sei molto di più di quello che credi, di quello che vedi". Lukaku, che ha avuto un’infanzia difficile per via delle difficoltà economiche della sua famiglia, ha pensato in grande fin da ragazzino e per questo ora è un vero gigante
"MUSICA E IL RESTO SCOMPARE" – GOMEZ, ILICIC E ZAPATA: se l’Atalanta è gioia per gli occhi degli esteti del calcio, i tre attaccanti sono gli interpreti principali dell’orchestra messa in piedi da Gasperini. Come si intuisce dal titolo, il testo di Elettra Lamborghini parla della musica come antidoto per dimenticare. Così Zapata, Ilicic e Gomez hanno trovato nel gioco della Dea l’antidoto perfetto per dimenticare un passato da eterne promesse e diventare grandi
"BACIAMI ADESSO" – DYBALA-RONALDO: un primo bacio in mixed zone dopo la vittoria di San Siro contro l’Inter, un secondo dopo il successo casalingo sul Parma. Un gesto importante, come canta Enrico Nigiotti nella sua canzone, che certifica un rapporto di stima reciproca da fuoriclasse a fuoriclasse. Per la gioia di Sarri, Cristiano Ronaldo e Paulo Dybala sono sempre più affiatati in campo
"TIKIBOMBOM" – LA SPAL DI SEMPLICI: la canzone di Levante esalta gli ultimi e la bellezza di essere diversi. Sarebbe troppo facile rovesciare la classifica di Serie A dopo 22 giornate e trovarci in fondo la Spal. Colpisce semmai che in un campionato dall’esonero facile, il club di Ferrara scelga di continuare con Maurizio Semplici nonostante la classifica difficile. Lui ha condotto la Spal in A, solo lui può salvarla
"RINGO STARR" – RINO GATTUSO: il titolo della canzone dei Pinguini Tattici Nucleari è un omaggio al celebre batterista e cantante dei Beatles. Chi meglio dell’allenatore del Napoli può rappresentare questa figura in ambito calcistico? E’ stato lo stesso presidente, Aurelio De Laurentiis, a definirlo "Ringhio Starr" nel corso della presentazione
"HO AMATO TUTTO" - FLORENZI E LA ROMA: il brano di Tosca parla di un amore ricco di emozioni ormai arrivato al capolinea. Una rottura arrivata per necessità di entrambe le parti. Ecco allora che viene subito in mente il recente addio di Alessandro Florenzi alla Roma, con il terzino andato in prestito al Valencia per provare a convincere il ct della Nazionale, Roberto Mancini, in vista di Euro 2020
"VICEVERSA" – GONZALO HIGUAIN: Francesco Gabbani torna a Sanremo con una canzone sugli ossimori e le contraddizioni della vita. "Sei tu che mi fai stare bene, quando io sto male e viceversa”. Sembra la storia del Pipita con la Juve: l’addio e poi il ritorno, con l’argentino che si è ritrovato con la squadra che sembrava aver salutato definitivamente
"VOGLIO PARLARTI ADESSO” – CELLINO A TONALI: nel brano di Paolo Jannacci un padre si rivolge a una figlia che sta dormendo. Le garantisce protezione, consapevole che prima o poi dovrà lasciarla andare. L’aura protettiva del presidente del Brescia, Massimo Cellino, nei confronti di Sandro Tonali è destinata a durare ancora poco. Un giorno il suo gioiello lascerà la provincia per andare a giocare in una big
“EDEN" - KRZYSZTOF PIATEK: il titolo della canzone di Rancore rimanda al giardino dell’Eden e ad Adamo ed Eva. Al centro del brano la mela, frutto proibito in grado di cambiare le vite delle persone. Ecco che il “peccato originale” di Piatek al Milan potrebbe essere stata la maglia numero 9. Con la 19 si era candidato a centravanti del futuro, con il cambio di maglia è entrato anche lui nella spirale negativa che ha coinvolto tutti gli attaccanti rossoneri dopo l’addio di Inzaghi. Fino all’arrivo di Ibra e alla cessione a gennaio all’Hertha Berlino
"NO GRAZIE" – RAZZISMO NEL CALCIO: il testo di Junior Cally è il più politico tra quelli presenti in gara al 70esimo Festival di Sanremo. "Spero si capisca che odio il razzista” è uno dei passaggi della canzone del rapper romano. Impossibile allora non pensare agli episodi di razzismo nel calcio, su tutti quello che ha visto protagonista Kalidou Koulibaly in Inter-Napoli del dicembre 2018. Diverse le iniziative dei club, come la campagna "BUU – Brothers Universally United" dell’Inter. Eppure, l’impressione è che sul tema ci sia ancora molta strada da fare
"COME MIA MADRE" – ZLATAN IBRAHIMOVIC: come la mamma a cui Giordana Angi ha dedicato il suo pezzo al Festival di Sanremo è un punto di riferimento per i figli, Ibra è un modello per i giovani del Milan. Il suo ritorno in rossonero ha trasmesso serenità e sicurezza a tutto il gruppo, soltanto come una vera madre (calcistica) avrebbe saputo fare
"NELL’ESTASI O NEL FANGO" – JOAO PEDRO: Michele Zarrillo canta la necessità di puntare ai fatti più che alle parole, di portare se stessi verso una maggior consapevolezza del mondo. È quello che sta facendo l’attaccante brasiliano in questa stagione. Dopo il grave infortunio di Pavoletti, Joao Pedro si è caricato sulle spalle il peso dell’attacco del Cagliari e sta vivendo la miglior stagione della sua carriera dopo i tanti infortuni del passato e la sospensione per doping
