Il conduttore del Festival, noto tifoso nerazzurro: "L'ultima sera all'Ariston? L'emozione è quella di una partita di calcio. La maglia CR7-Lukaku? Contento del lavoro di Conte: mi sento già al Meazza per Inter-Milan"
"Amici di Sky Sport, benvenuti al 70esimo Festival di Sanremo: si parla di...sport!" Parola di Amadeus, intervistato a poche ore dalla finalissima di sabato 8 febbraio. Un 'prepartita' a doppio filo: il conduttore del Festival della canzone italiana è infatti un grande appassionato di calcio e un noto tifoso dell'Inter in piena febbre da derby. Nonostante Sanremo.
La maglietta doppia al Festival, Lukaku + Cristiano Ronaldo: il tuo messaggio a Conte per la lotta scudetto l'hai lanciato.
Io sono felice della mia Inter, di questa annata e di quello che stanno facendo Conte e Lukaku. Sono molto tifoso.
Da una squadra all'altra, quanto è stato difficile creare un team così vincente a Sanremo?
Non è stato difficile creare la squadra vincente, perché ce l'avevo in mente già da settembre. Parlando con Fiorello, Tiziano Ferro ma anche con gli ospiti: quando non vai in una direzione tradizionale si prendono dei rischi, ma io sono sempre stato sereno. Ero sicuro che questa modalità sarebbe piaciuta al pubblico.
Quanto si è rafforzata l'amicizia con Fiorello?
Non ce n'era bisogno, ci conosciamo da 35 anni. Lui ha illuminato questo Festival, non ci capitava di lavorare così tanto insieme dai tempi di DeeJay Television. Però c'è sempre un rapporto fortissimo, come tra due fratelli.
Come cambia l'emozione dalla prima serata alla finale?
Ho sempre fatto un paragone con il calcio, che amo molto: è come quando si entra in campo, dal tunnel degli spogliatoi allo stadio più grande del mondo. Sei emozionato, sei teso. Poi la partita inizia e si pensa a quello: ormai siamo negli ultimi minuti, stiamo portando a casa un bel risultato. E allora questo finale ce lo vogliamo godere tentando qualche colpo di prestigio.
Domani sera ci sarà comunque la forza di guardare il derby?
Io domani sono allo stadio. Ci si sveglia presto, conferenza stampa e via a Milano. Sono già allo stadio, non potrei fare altrimenti.