Fiorentina-Atalanta, Gasperini: "Insulti dai tifosi Viola? Basta polemiche"

Serie A

L’allenatore dell’Atalanta ha presentato la partita con la Fiorentina in conferenza stampa. Da quando guida i nerazzurri non ha mai vinto a Firenze: "Non deve essere un’ossessione. Polemiche arbitrali? Il singolo episodio riguarda la singola partita e finisce lì"

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Una gara complessa, che arriva in un momento in cui l’Atalanta deve evitare i passi falsi che l’hanno portata a pareggiare le partite interne contro le ultime due del campionato. Gian Piero Gasperini ha presentato la sfida con la Fiorentina in conferenza stampa: "Non deve essere un’ossessione il dover vincere a Firenze, anche se da quando sono qui non ci siamo mai riusciti. Negli ultimi anni è stata equilibrata, noi contiamo di potercela giocare bene. Quando pensiamo ai punti persi delle ultime settimane, non si tiene conto che ci sono collettivi capaci, agguerriti. Lo stesso è contro la Fiorentina, che ora ha Iachini in panchina e ha aggiunto diversi giocatori nel mercato di gennaio. Dobbiamo essere pronti ad affrontare ogni possibile variazione, proponendo a nostra volta altre soluzioni. Se si pareggia non deve diventare un problema, siamo quarti alla fine. In classifica il divario tra Atalanta e Fiorentina è bugiardo, avere 14 punti in più va a nostro merito ma sappiamo che spesso alla prova dei fatti è molto minore di quanto si creda".

Il VAR e la credibilità

"In questo momento l’attacco è composto da Zapata, Muriel e Ilicic, quindi Gomez sarà costretto a giocare più spesso avanzato e non da tuttocampista. Pasalic e Malinovskyi non sono giocatori così offensivi: la formula va scelta di partita in partita a seconda delle esigenze" ha proseguito l’allenatore. Che poi ha spostato l’attenzione sulle polemiche legate alle decisioni arbitrali: "Anch'io ho vissuto situazioni di questo tipo ma poi si deve partire ogni volta da zero. Ricordo magari l’episodio del rigore di Chiesa, ma non mi sovviene nemmeno il nome dell’arbitro. Alla fine le decisioni a sfavore fanno lamentare un po’ tutti, ma il singolo episodio va circoscritto alla singola partita e finisce lì. Il punto è che il VAR non può portare alla luce tutti i problemi e allora se non si vanno a rivedere tante situazioni si perde di credibilità".