Inter-Milan, Lucio: "Derby di Milano il più bello al mondo. Andare alla Juve un errore"

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Il brasiliano, che si è ritirato lo scorso 29 gennaio, ha parlato di derby a La Gazzetta dello Sport: "Per me è il Clasico più bello del mondo. Vince l'Inter 3-1, non ho dubbi". Poi su Conte, avuto alla Juventus: "Niente rancore, può riportare la squadra in alto. Andare a Torino fu un errore"

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Tre anni all'Inter, quanto basta per fare il triplete e toccare il mondo con la maglia nerazzurra addosso. Lucio si è ritirato lo scorso 29 gennaio all'età di 41 anni. Basta giocare dunque, ma lo spazio per i ricordi c'è sempre. Soprattutto quando si tratta di derby, che domenica sera guarderà dal divano di casa: "E' una partita speciale fra due grandi squadre con grandi tifoserie - ha spiegato a La Gazzetta dello Sport - i miei derby li ricordo bene, ne ho giocati 5 e vinti 4. Per me Inter-Milan è il clasico più importante del mondo". Un derby Lucio se lo ricorda molto bene, perché fu quello di fatto che lanciò la grande Inter capace di vincere tutto. 29 agosto 2009, il Milan cadde 4-0: "Partita pazzesca - ricorda il brasiliano - Sneijder era appena arrivato e fece la differenza. Dimostrammo di essere più forti, di avere più qualità. Fu una partita chiave". Mourinho il comandante di allora, ora su quella panchina c'è Conte, che vuole riportare l'Inter alla vittoria: "Non ho rancore nei suoi confronti. Lo reputo davvero preparato, si dedica molto alla squadra e le trasmette tanto. Può essere l'allenatore giusto per tornare in alto". 

"La Juve un errore"

Nessun rancora con Conte quindi. Lucio lo ha avuto alla Juventus, dove si trasferì dopo i successi con l'Inter. Solo quattro presenze in sei mesi, non proprio quello a cui era abituato: "È stata una decisione sbagliata. Stramaccioni mi diceva di rimanere, ma Branca ogni dieci minuti mi chiamava per dirmi di cercarmi una squadra. Non arrivavano contratti forti, all'ultimo giorno non avevo altre opzioni. Il mio manager mi disse di andare alla Juve, ma è stata una decisione sbagliata". Tempo di pronostico: "Finisce 3-1 per l'Inter, non ho dubbi". Poi chiosa su Ibrahimovic, che proverà a trascinare il Milan: "E' un attaccante molto forte e molti dicono che sia arragonante, ma io non lo conosco abbastanza per confermare questo giudizio. All'Inter ci siamo allenati insieme una settimana, io arrivavo e lui andava al Barcellona. Quando lo affrontavo, la prima cosa a cui pensavo era il pallone, non il corpo".