Il direttore sportivo azzurro polemizza con l'arbitro Giua per la simulazione fischiata a Milik nel contatto con Donati: "In campo si è visto nettamente il tocco. Il direttore di gara può sbagliare sul momento ma non possiamo accettare che non vada al Var a rivedere l'episodio. Abbiamo già subito un sacco di decisioni del genere"
"L'arbitro può sbagliare ma in quel momento doveva rivedere l'episodio, perché il tocco c'era. Questa è una cosa che non possiamo accettare. Andava fischiato il rigore e tolto il cartellino a Milik". Così il ds del Napoli Cristiano Giuntoli commenta l'intervento su Milik in Napoli-Lecce che è stato punito per simulazione. "L'arbitro è convinto che Milik si sia buttato - ha detto Giuntoli -, ma c'è una Var che evidenzia il tocco e non lo vai a vedere? E' inaccettabile. Abbiamo subito tanti episodi, poi nel calcio si può vincere o perdere ma a livello societario non possiamo accettare che l'arbitri non vada a vedere le immagini. Il gioco è stato fermo per qualche minuto e credo che anche l'arbitro sia stato invitato dal suo collega a vedere di persona la Var. Il nostro intervento è proprio su questo, vogliamo chiarezza, l'arbitro può sbagliare sul momento ma essendoci la Var non può non dare questo rigore".
"Nostro obiettivo era ripartire"
Con questo ko il quarto posto torna distante 12 punti, un gap che sembra incolmabile: "Il nostro obiettivo era quello di ripartire e lo abbiamo fatto. Abbiamo giocato mezz'ora di grandissimo livello anche oggi, senza subire niente. Siamo ripartiti, dove arriveremo non lo so. Dobbiamo ritrovare la nostra serenità e il nostro equilibrio. Nella frenesia di recuperare, ci siamo allungati e abbiamo mostrato limiti già fatti vedere. E' un 'annata di rincorsa in cui ci vuole pazienza ma dobbiamo ripartire dalle cose giuste che abbiamo fatto".