Milan, Rebic rinato: nel 2020 ha segnato la metà dei gol della squadra
Ai margini nella primissima esperienza al Milan, l'attaccante croato è definitivamente esploso da gennaio dove il suo impatto è straordinario: 5 gol segnati in 6 partite di campionato e metà del bottino totale della squadra. Una parabola che coincide con la scalata in classifica di Pioli
C'è il peso specifico di Ante Rebic nel ritrovato Milan di Stefano Pioli, allenatore che aggancia il 6° posto in classifica e vede un posto in Europa. Obiettivo impensabile fino a pochi mesi fa, scalata che procede di pari passo con l’esplosione del 26enne croato: lo dicono i numeri del suo sensazionale 2020, anno che da gennaio lo celebra come protagonista e punto fermo dei rossoneri dalla crescita sempre più convincente. E il merito spetta proprio all’attaccante ai margini del gruppo fino a dicembre
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L'ARRIVO. Già vice-campione del mondo con la Croazia e dalle esperienze italiane con Fiorentina e Verona, Ante Rebic si trasferisce in prestito al Milan lo scorso 2 settembre. L’operazione è quella che lo veste di rossonero in prestito biennale dall’Eintracht Francoforte, club che riceve nello scambio il portoghese André Silva
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AMBIENTAMENTO. Ufficializzato nella coda di mercato, Rebic perde le prime due gare stagionali e debutta a Verona nella vittoria per 1-0 dei rossoneri. Per lui 45 minuti al posto di Paquetá nella ripresa, spazio che gli riserva ulteriori 19 minuti raccolti contro Inter e Torino prima dell’esonero di Giampaolo
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DIFFICOLTÀ E PANCHINE. L'avvento di Stefano Pioli non stravolge il suo impiego, anzi: jolly offensivo abituato a partire sulla fascia, Rebic fatica ad inserirsi nel 4-3-3 imposto dall’allenatore che successivamente virerà sul 4-4-2. Il suo utilizzo precipita tra ottobre a dicembre: 114 minuti disputati in quattro partite di campionato (contro Lecce, Lazio, Juventus e Napoli), impiego che ammette anche 6 esclusioni in panchina senza nemmeno vedere il campo
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LA SVOLTA DI GENNAIO. La stagione di Rebic è completamente stravolta nel 2020, anno iniziato con lo stop causa lombalgia contro la Sampdoria e proseguito con un minuto in campo nella vittoriosa trasferta di Cagliari. Ma la maglia da titolare a lui concessa in Coppa Italia, quando il Milan batte 3-0 la Spal negli ottavi di finale, rappresenta un nuovo inizio con tutto il match disputato accanto a Piatek nel 4-4-2 di Pioli
SI SBLOCCA. Quattro giorni più c’è l’Udinese in campionato, vittoria per 3-2 dove è proprio il croato a ribaltare il match. Inizialmente in panchina e con il Milan sotto per 1-0 all’intervallo, sarà il suo ingresso a riscrivere quell'incontro
GOL ALL'UDINESE/1. Immediatamente inserito da Pioli al posto di Bonaventura, l’ex Eintracht impiega solo tre minuti per segnare il pareggio su assist di Conti: puntuale il suo inserimento sull’invito del compagno, destro vincente e primo gol ufficiale con la maglia del Milan
GOL ALL'UDINESE/2. Partita pazza a San Siro, d’altronde Theo Hernandez illude i rossoneri prima del 2-2 di Lasagna all’85’. Partita finita? Manco per idea: al 93' è nuovamente Rebic ad indovinare il mancino da tre punti per il Milan. Una vittoria pesantissima per Pioli e una giornata da eroe per l’attaccante croato
GOL AL BRESCIA. Altro giro e altro guizzo-vittoria per Rebic, lui che si conferma una mossa vincente a gara in corso. Al Rigamonti il risultato è bloccato sullo 0-0, ma al 58’ Pioli lo inserisce per Leao affiancandolo a Ibrahimovic in attacco. E proprio su uno spunto di Zlatan, Ante si fa trovare pronto in area e insacca il definitivo 1-0 al minuto 71
VERSIONE ASSIST-MAN. Quattro giorni più tardi il Milan scende in campo in Coppa Italia contro il Torino, match vinto 4-2 dopo i tempi supplementari e che conferma i progressi della squadra di Pioli. In campo per 106 minuti, Rebic non si conferma in zona gol ma è lui a servire il pallone del provvisorio 1-0 a Bonaventura
A SECCO. Momento più che positivo per il croato che, tuttavia, non trova il gol da ex a San Siro contro il Verona ovvero l’avversaria contro la quale aveva debuttato in maglia rossonera. Sarà 1-1 dopo le reti di Faraoni e Calhanoglu, ma il nuovo appuntamento con la rete è solo rimandato per Rebic
GOL ALL'INTER. Un derby amaro per il Milan, perso 4-2 in rimonta dopo un primo tempo sensazionale chiuso con due gol di vantaggio. A sbloccarlo al 40’ è proprio Rebic, puntuale sulla sponda di Ibra e sfruttando l’uscita sbagliata di Padelli. Raddoppierà lo svedese, tuttavia sarà l’Inter a scatenarsi nella ripresa ribaltando il risultato
GOL ALLA JUVENTUS. Milan che riparte dalla semifinale di Coppa Italia quattro giorni più tardi, match d’andata pareggiato 1-1 dopo il rigore di Cristiano Ronaldo al 91’. A illudere Pioli era stato il solito Rebic, bomber che al 61’ aveva trovato la girata vincente sul cross di Castillejo. Buffon battuto, ma ai titoli di coda a rovinare la festa sarà CR7
GOL AL TORINO. Cambia l’avversaria ma non la sua firma: l’ultimo incrocio di campionato riserva il Toro ai rossoneri, avversaria battuta 1-0 a San Siro. Basta il suo destro al minuto 25 per stendere i granata, conclusione vincente su assist di Castillejo che regala altri tre pesantissimi punti al Milan
50% REBIC. Ormai esterno sinistro nel 4-2-3-1 di Pioli, Ante Rebic è diventato l’arma in più del Milan sulla strada dell’Europa: lo dicono i suoi numeri di un 2020 sensazionale, anno nel quale Rebic è andato a segno 5 volte in 6 presenze di campionato (un gol ogni 68 minuti). C’è di più: i 5 gol segnati dal croato in Serie A costituiscono la metà dell’intero bottino realizzativo del Milan nel 2020. Sono infatti 10 le reti dei rossoneri nell’anno nuovo, intervallo nel quale si aggregano i centri di Leao, Ibrahimovic (due volte), Theo Hernandez e Calhanoglu
OBIETTIVO EUROPA. Considerando anche la Coppa Italia, il bilancio di Rebic recita 6 reti totali accumulate in 9 presenze nel 2020. Exploit nell’anno nuovo che gli riserva il ruolo di miglior marcatore in squadra in campionato al pari di Theo Hernandez, nuova arma di Pioli che ora vede davvero un posto nella prossima Europa League
