Spal-Juve, non funziona il monitor VAR: rigore comunicato con walkie-talkie

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La tecnologia si ribella allo stadio Mazza: con la Juve in vantaggio di due reti, dopo poco più di un'ora di gioco si assiste a uno scontro in area tra Rugani e Missiroli. L'azione difensiva genera momenti di suspance, perché un problema di ricezione del segnale impedisce all'arbitro La Penna di comunicare attraverso microfono e auricolare con la sala VAR. Ricorrendo a un walkie-talkie, il direttore di gara si appresta a visionare l'accaduto a bordocampo, ma c'è un'altra sorpresa: non funziona nemmeno il monitor VAR. L'on field review viene così decisa da Di Bello al VAR. La partita riprende con il calcio di rigore assegnato a favore della Spal e trasformato da Petagna

La decisione ha fatto molto discutere - a cominciare da Sarri - ma è in linea col protocollo che non vieta all'arbitro di affidarsi totalmente al Var. Il testo infatti parla solo di decisioni "soggettive" che saranno "principalmente" valutate con una "on field review", cioè con il controllo dell'arbitro a bordo campo, ma non obbliga l'arbitro alla revisione (in Inghilterra ad esempio l'arbitro accoglie quasi sempre l'interpretazione del collega in cabina Var), lasciandolo così libero di affidarsi al Var, a maggior ragione in una situazione di emergenza come quella di Ferrara.

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