Spal-Juventus, Sarri: "Sono il primo allenatore ad aver subito un rigore con il Var rotto"

juventus
©Getty

Le parole dell'allenatore bianconero dopo la vittoria di Ferrara, critiche sul penalty assegnato a Petagna: "Se fosse successo il contrario, sarebbe stato il finimondo". Poi sul rientro da titolare di Chiellini: "Vediamo come reagirà a questi spezzoni"

Di misura, ma altri tre punti che valgono il momentaneo +4 sulla Lazio. Eppure, al termine del 2-1 in casa della Spal, Maurizio Sarri non ci sta. "Se il Var non funziona deve decidere l'arbitro", le parole dell'allenatore della Juventus ai microfoni di Sky Sport per commentare il rigore assegnato alla Spal dall'arbitro La Penna che non ha potuto riguardare al monitor le immagini incriminate a causa di un guasto tecnico e si è dovuto fidare delle impressioni del suo collega in cabina Var, Di Bello: "Penso che questo sia un record, sono il primo allenatore ad aver subito un penalty dal Var senza che il Var funzionasse. Fosse successo il contrario sarebbe stato il finimondo. Dopo la partita La Penna mi ha spiegato che il regolamento prevede questa possibilità, ma io personalmente non lo condivido. Mi sembra una grande ingiustizia, a questo punto non vedo perché l'arbitro sia in campo. Se l'arbitro è in campo deve arbitrare lui. Comunque questo è il regolamento: non lo condivido, ma se c'è va attuato". L'episodio, sul punteggio di 0-2 per i bianconeri, ha riaperto il match senza tuttavia cambiarne le sorti: "E' una situazione ricorrente", l'analisi tattica di Sarri. "Costruiamo tante palle gol ma non riusciamo mai a chiudere i giochi e a gestire. Il nostro problema arriva quando difendiamo in maniera passiva. Ma i margini di crescita ci sono ancora e oggi comunque abbiamo disputato una gara attenta. Non era scontato, a tre giorni da un'importante sfida di Champions League".

Capitolo Chiellini: "Inter o Lione? Importante scegliere quando Giorgio sta bene"

Oltre ai record di CR7 e a un ritrovato Ramsey, Sarri si gode anche il graduale rientro di Giorgio Chiellini. "Un'ora oggi e venti minuti nell'ultima partita: con lui in campo non abbiamo preso gol", l'allenatore esalta il capitano a quasi sei mesi dalla rottura del crociato. "Dati i miglioramenti negli ultimi tempi, può sperare di giocare una delle prossime due partite". Inter o Lione? Gli impegni sul taccuino bianconero diventano sempre più importanti. "E' prematuro fare questi discorsi, conta recuperare il giocatore bene e utilizzarlo al momento giusto, a prescindere dalla partita. Vediamo come reagirà a questi primi spezzoni". Poi sulla corsa alla Champions: "Il campionato dev'essere un obiettivo, l'Europa un sogno", Sarri è prudente. "Sono tutte partite difficilissime, alla nostra portata così come a quella di altre 10-12 squadre. Durante la fase a eliminazione diretta non vince necessariamente la più forte, è questione di episodi. L'anno scorso con il Chelsea abbiamo rischiato di non vincere l'Europa League con 13 vittorie e due pareggi. Conta anche la fortuna".