Coronavirus, rinvio Juve-Inter. Marotta: "Tutto poteva essere gestito meglio"

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L'ad dell'Inter ai microfoni di Sky Sport 24: "Il principio è quello di rispettare tifoserie e salute dei cittadini, poi tutto poteva essere gestito meglio. Cosa succede nel prossimo turno? Ci sono squadre che dopo hanno impegni europei, dovremmo adottare lo stesso criterio di questa settimana. Calendario troppo ingolfato, pensiamo anche al ritorno alla Serie A a 18 squadre"

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"Stiamo attraversando un momento complicato per il nostro Paese con problemi di salute e di economia, ma facendo autocritica dico che questa situazione si poteva analizzare prima e senza prendere decisioni dell'ultimo momento. Dico che il principio è quello di rispettare tifoserie e salute dei cittadini, poi tutto poteva essere gestito meglio". Parola dell'amministratore delegato dell'Inter Beppe Marotta, che è intervenuto a Sky Sport 24 e ha risposto alle domande di Matteo Marani dopo la decisione della Lega Serie A di rinviare cinque partite in programma questo weekend a porte chiuse, tra cui soprattutto la sfida scudetto Juventus-Inter. 

"Rispetto per la salute ma chiediamo chiarezza"

Marotta ha spiegato il suo punto di vista sulla scelta presa dalla Federazione: "Come cittadino, siamo in una situazione di emergenza e dobbiamo avere enorme rispetto per la tutela della salute di ogni cittadino. Tornando a ragionare da dirigente sportivo, dico che dobbiamo saperci confrontare con questa emergenza nell'ottica di pianificare il calcio italiano. Questa decisione della Lega Calcio può essere comprensibile per rispetto della tutela dei cittadini e dei tifosi di calcio, ma io sono preoccupato anche per il futuro: se dovesse essere confermata la proroga del decreto del Consiglio dei Ministri, che impone il blocco fino all'8 marzo in Emilia Romagna, Veneto e Lombardia, mi chiedo come faremo a gestire le prossime partite come Atalanta-Lazio, Spal-Cagliari, Bologna-Juventus, Inter-Sassuolo e Verona-Napoli, dove vengono coinvolte anche alcune squadre che hanno partite europee. Siamo in una situazione di difficile gestione e credo che il criterio adottato in questa settimana debba essere adottato anche nel prossimo turno".

"Presto Assemblea di Lega"

Confronto e scelte. Queste le prime necessità da affrontare in tempi stretti per il mondo del calcio italiano: "Siamo dell'idea che andrebbe convocata un'Assemblea di Lega e poi un Consiglio straordinario. I temi da trattare sono tanti e delicati e vanno salvaguardati l'equilibrio e la competitività del nostro campionato - spiega Marotta - la prima cosa è la tutela della salute di tutti, il primo obiettivo che vogliamo perseguire. Quando poi parliamo di calcio, cerchiamo di farlo nel migliore dei modi. In questo momento sono preoccupato perché all'orizzonte vedo la prossima giornata da gestire, il tutto complicato in un calendario ricco di impegni".

"Forse si poteva evitare scelta last minute"

L'ad dell'Inter si è soffermato anche sulla tempistica della scelta: "Giovedì scorso si è giocato a Milano in Europa League e domenica non si può a Torino? Lungi da me fare polemiche, noi ne prendiamo atto. Questo principio tocca anche altre partite, una come Udinese-Fiorentina che si sarebbe giocata oggi. Forse si poteva evitare di prendere decisioni all'ultimo momento. Resto preoccupato per il futuro. La Lega la settimana scorsa ha emanato un comunicato nel quale spiegava che l'utilizzo delle porte chiuse era un male necessario. Però vogliamo trovare una soluzione condivisa e per questo abbiamo chiesto di convocare un'assemblea di Lega e in subordine un consiglio di amministrazione della Lega"

"Serve revisione dei calendari"

Le cinque partite saranno recuperate il 13 maggio e di conseguenza slitterà di una settimana la finale di Coppa Italia, che si giocherà il 20 maggio."Viviamo un calendario complesso in termini di impegni, con i giocatori sottoposti a un notevole stress. Bisogna rivedere la composizione del calcio professionistico e la Serie A - la tesi di Marotta - se ha senso continuare a 20 squadre o a 18. Io sono favorevole al ritorno a 18, anche per evitare calendari così compressi". L'ipotesi per evitare calendari ingolfati c'è: "Per questo dobbiamo cercare almeno nel girone di ritorno di cercare di lasciare degli spazi infrasettimanali liberi per eventuali recuperi, cosa che purtroppo non c'è in questo campionato. Su questo dobbiamo fare un discorso di autocritica tutti insieme".