Coronavirus, Juventus-Inter e altre quattro partite rinviate al 13 maggio

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La Lega calcio ha ufficializzato il rinvio delle partite di campionato previste questo weekend a porte chiuse: Juventus-Inter, Milan-Genoa, Parma-Spal, Sassuolo-Brescia e Udinese-Fiorentina si giocheranno il 13 maggio. Finale di Coppa Italia spostata al 20 maggio. Facciamo il punto su come cambia il programma della 26^ giornata di campionato

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Il Coronavirus ferma cinque partite in programma questo weekend a porte chiuse, tra cui soprattutto la sfida scudetto Juventus-Inter: verrano tutte recuperate il 13 maggio, di conseguenza slitterà di una settimana la finale di Coppa Italia, che si giocherà il 20 maggio. Nel comunicato della Lega di Serie A viene spiegato che la decisione è stata presa considerando "il susseguirsi di numerosi interventi normativi urgenti da parte del Governo per rispondere a questa straordinaria emergenza a tutela della salute e della sicurezza pubblica".

Le partite di Serie A rinviate al 13 maggio

  • Juventus-Inter
  • Milan-Genoa
  • Parma-Spal
  • Sassuolo-Brescia
  • Udinese-Fiorentina

Il programma della 26^ giornata di Serie A

  • Lazio-Bologna: sabato 29 febbraio ore 15
  • Napoli-Torino: sabato 29 febbraio ore 20.45
  • Lecce-Atalanta: domenica 1 marzo ore 15
  • Cagliari-Roma: domenica 1 marzo ore 18
  • Sampdoria-Verona: lunedì 1 marzo ore 20.45

Il programma della 26^ giornata di Serie B

Nessuna variazione nel campionato di Serie B, calendario confermato.

  • V.Entella-Crotone: 1-2 (giocata venerdì 28 febbraio)
  • Venezia-Cosenza: sabato 29 febbraio ore 15
  • Cittadella-Cremonese: sabato 29 febbraio ore 15
  • Pisa-Perugia: sabato 29 febbraio ore 15
  • Empoli-Pordenone: sabato 29 febbraio ore 15
  • Benevento-Spezia: sabato 29 febbraio ore 15
  • Juve Stabia-Trapani: sabato 29 febbraio ore 15
  • Chievo-Livorno: domenica 29 febbraio ore 18
  • Frosinone-Salernitana: domenica 29 febbraio ore 18
  • Pescara-Ascoli: domenica 29 febbraio ore 21

Spadafora "Meglio rinvii che stadi vuoti"

"La valutazione unanime dei vertici del mondo sportivo e calcistico è stata quella di prediligere il rinvio piuttosto che giocare negli stadi vuoti, tenendo conto anche delle ripercussioni a livello di immagine sul nostro Paese e delle difficoltà nella programmazione di turni supplementari in un calendario mai come quest'anno denso di appuntamenti nazionali e internazionali": queste le parole attraverso una nota del Ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora.  "L'emergenza a seguito dei casi di Coronavirus in Italia ha costretto il Governo e le altre Autorità a prendere decisioni impopolari, ma necessarie - ha spiegato il Ministro - Decisioni che devono essere modulate e aggiornate in base all'andamento dei dati e ai consigli della comunità scientifica", ha concluso Spadafora ricordando che per quanto concerne i rinvii decisi stamani delle cinque partite, "ogni valutazione sulle ripercussioni a livello agonistico di questa decisione compete agli organi sportivi, non certo al Ministro dello Sport o al Governo".