Coronavirus, l'Inter apre una raccolta fondi con i tifosi e dona 500mila euro

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I nerazzurri scendono ancora una volta in campo per affrontare l'emergenza Coronavirus e aprono una campagna global di crowdfunding, con l'obiettivo di coinvolgere anche i tifosi: "Insieme come una squadra", il motto. E il club fa la sua parte donando 500mila euro

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"Together as a team". Insieme come una squadra. L'Inter scende ancora una volta in campo contro l'emergenza Coronavirus. Lo fa attraverso una campagna global di crowdfunding, con l’obiettivo di coinvolgere anche i tifosi e gli appassionati di tutto il mondo. Il ricavato della raccolta fondi sarà devoluto al Dipartimento di Scienze Biomediche e Cliniche dell’ospedale Luigi Sacco di Milano, centro di riferimento per le patologie infettive e le emergenze epidemiologiche. L’obiettivo della donazione è il finanziamento delle attività di ricerca dell’ospedale milanese, che sta svolgendo un ruolo fondamentale a livello internazionale nello sviluppo del vaccino per il Covid-19. Un aiuto non solo per l’Italia ma per tutti i Paesi colpiti da questa emergenza sanitaria. Il crowdfunding è organizzato in collaborazione con la Fondazione Francesca Rava, NPH Italia Onlus, in prima linea nell’affrontare l’emergenza Coronavirus in coordinamento con la Regione Lombardia. 

L'Inter dona 500mila euro

Alla campagna di raccolta fondi ha contribuito l’Inter nella sua totalità, dai giocatori della prima squadra, allo staff tecnico e ai dipendenti del club che hanno donato in totale 500mila euro. La raccolta fondi si aggiunge alle numerose iniziative che Suning e il club nerazzurro hanno messo fin da subito in atto per supportare il contrasto alla diffusione del Coronavirus prima in Cina e successivamente in Italia. A sostegno della popolazione cinese, sono state donate 300mila mascherine alla città di Wuhan e i giocatori di Conte sono scesi in campo con una patch dedicata alla Cina in occasione dell'ultimo derby di Milano. In Italia invece, sono state donate nelle scorse settimane 100mila euro al Dipartimento di Scienze Biomediche e Cliniche "L.Sacco" di Milano e 300mila mascherine e altri prodotti sanitari al Dipartimento Nazionale della Protezione Civile.