Il capitano azzurro, dal balcone della sua casa a Posillipo, ha fatto da lanciacori alla città, protagonista di un flash mob sulle note di "Un giorno all'improvviso"
"Mi raccomando stiamo a casa, non usciamo. Così tutti insieme combattiamo il coronavirus", aveva ricordato Lorenzo Insigne con un video postato sui suoi canali social e concluso con un dialettale ma chiarissimo: "Statevenn'a casa". Lui, però, per un momento è uscito. Non in strada, ma sul balcone della sua abitazione a Posillipo. Anche a Napoli è calato il buio, però la vista toglie comunque il fiato. Da Capitano a lanciacori, come se si trovasse in curva al San Paolo. Sul campo è abituato a caricarsi la squadra sulle spalle, a chiedere la palla nei momenti di difficoltà. Purtroppo l'emergenza coronavirus gli impedisce di farlo, perché è tutto fermo e non si può giocare. Insigne, allora, ha usato la voce. Il coro da quelle parti lo sanno bene: "Un giorno all'improvviso mi innamorai di te", comincia a cantare il capitano, che poi sul finale si mette a saltare come sempre capita a fine partita quando gli azzurri giocano in casa. Una scena che diverte il figlio Christian e che dà il ritmo a tutta la città. Già, perché Napoli - in questi giorni di quarantena e di strade deserte - si sta tenendo comunque viva cantando dai balconi. Dalla musica neomelodica ai cori da stadio, il repertorio è ampio.
Come al San Paolo
Dei veri e propri flashmob che rompono il silenzio. Dopo il grande successo di venerdì, con tanti video che hanno fatto il giro del web, in giornata ne sono andati in scena altri due. Il primo alle 12 per applaudire tutti insieme un'Italia che non molla davanti alla pandemia del Coronavirus. L'occasione per ringraziare - a distanza di sicurezza - tutti coloro che in questi giorni così difficili per il paese sono in prima linea: medici, infermieri, specialisti, ma anche operai e tutti quei lavoratori che vorrebbero restare a casa ma che non possono. Il secondo, proposto proprio dal Napoli su Twitter, alle 19:45 con "Un giorno all'improvviso". Come una normale domenica al San Paolo, anche quando fuori sembra tutto così diverso.