Veron a Casa Sky Sport: "La Lazio nel cuore. Mi rivedo in Sensi e Luis Alberto"

Serie A

L'ex centrocampista argentino ha ricordato nel corso di Casa Sky Sport la sua esperienza in Serie A, con un pensiero speciale dedicato alla Lazio: "E' stata la squadra migliore in cui ho giocato". E poi individua i suoi eredi: "Luis Alberto mi somiglia, anche Sensi". Su Dybala e Lautaro: "Diversi, ma potrebbero giocare assieme"

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Il legame con l'Italia è sempre forte. Le stagioni trascorse con la Samp, il Parma e la Lazio dal 1998 al 2001, poi l'Inter, per il ritorno in A nel 2004hanno lasciato il segno nella vita e nella storia sportiva di Juan Sebastian Veron. L'ex centrocampista argentino, oggi presidente dell'Estudiantes, è stato ospite di Casa Sky Sport per raccontarsi, individuando tra l'altro anche quelli che potrebbero essere i suoi eredi"Sensi e Luis Alberto mi assomigliano", ha detto. Ma non solo. Veron ha parlato anche del momento delicato che tutto il mondo sta vivendo a causa del coronavirus: "E' una settimana che il calcio è fermo e la situazione sta diventando un po' pesante nel nostro Paese. Il governo ha fissato delle restrizioni, dobbiamo stare a casa. Quanto al club, mi sento con i ragazzi, cercado di capire come stanno. Come società abbiamo messo a disposizione le infrastrutture che abbiamo nel caso in cui la situazione diventi più difficile".

Sul calcio italiano e la nazionale argentina

Veron spiega, inoltre, quanto sia stata fondamentale nella sua carriera l'esperienza in Serie A: "Ho avuto la fortuna di arrivare nel calcio italiano che mi ha fatto maturare, a volte ne parlo anche con Correa. Per lui varrà la stessa cosa, perché il calcio italiano è diverso dagli altri, è tattico, ti fa pensare alla giocata sempre un secondo prima. E' quello che ho imparato io, come tanto altro fuori e dentro al campo. Ho avuto grandissimi compagni in tutte le squadre dove ho giocato. Il Mondiale 2010? E' stata la chiusura della mia esperienza in Nazionale, ci sia aspetta sempre che un'avventura finisca nella maniera migliore e invece... ma ormai è passato".

"La mia Lazio, sensazioni uniche"

“La Lazio è stata la squadra più forte in cui ho giocato - ha detto la Brujita (la strega) com'è soprannominato -. Una squadra che non vinceva lo scudetto da 26 anni, è stata una sensazione unica come tutti i titoli che ho vinto in Italia".

"Perché avevo sempre la fascia sul ginocchio?"

"La fascia che portavo al ginocchio (destro, ndr)? E' successo alla Sampdoria, con un caro amico che poi è stato anche alla Lazio e all'Inter, Sergio Viganò (massaggiatore, ndr). All'epoca avevo un piccolo problema al ginocchio e per abitudine l'ho portata fino alla fine della carriera".

Veron

"Dybala o Lautaro? Giocatori diversi ma..."

Veron poi ha parlato di due connazionali, lo juventino Paulo Dybala e l'interista Lautaro Martinez: "Sono giocatori diversi. Dybala è un giocatore che non solo può giocare da seconda punta, ma anche come trequartista. Credo che Lautaro non possa farlo, ma dentro l’area è un giocatore che difficilmente sbaglia davanti alla porta. Possono giocare insieme, sono giovani, hanno moltissimi anni per migliorare tutto quello che hanno fatto vedere in questi anni".

"Sensi e Luis Alberto, mi rivedo in loro"

E poi il paragone, che volendo è una sorta di passaggio del testimone, con due attuali giocatori della Serie A, uno dell'Inter e uno della Lazio: "Forse Sensi ha alcune mie caratteristiche. Quando mi sono trasferito in Italia mi lasciavano un po' fare, perché arrivando dall'Argentina la parte tattica non era il mio forte. In tal senso Eriksson è stato l’allenatore che più mi ha capito, con lui mi sono espresso al meglio, mi lasciava piena libertà. Un altro che a me piace molto è Luis Alberto, sta facendo una grande stagione e ha alcune caratteristiche in cui mi rivedo".