Coronavirus, De Roon: "Soffro con Bergamo e prego per i medici, i veri eroi"

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Il centrocampista olandese dell'Atalanta alla Gazzetta dello Sport: "I miei pensieri sono per le persone che non ci sono più e per i medici, i veri eroi". Poi sull'eventuale ritorno in campo: "Sarebbe importante chiudere la stagione, rinuncerei anche alle vacanze"

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"La felicità non è scontata, tutto può cambiare in un istante: dobbiamo goderci ogni secondo della vita". A parlare in un’intervista alla Gazzetta dello Sport è Marten De Roon, centrocampista olandese dell’Atalanta, e il primo pensiero non può che andare alla città di Bergamo, in ginocchio in questi giorni per l’emergenza Coronavirus. "Mi sento un bergamasco d’adozione, uno dei tantissimi che sta soffrendo con la città. Ho apprezzato molto la canzone di Facchinetti e lo slogan 'Mola mia': iniziative bellissime. I miei pensieri sono per le persone che non ci sono più e per i medici: sono eroi che lavorano 12-14 ore al giorno per salvare più persone possibili. Prego per tutti loro. I calciatori in un contesto come quello attuale ricoprono un ruolo marginale, i veri protagonisti sono i medici", le parole de De Roon. Il centrocampista dell’Atalanta torna poi sul doppio confronto degli ottavi di Champions contro il Valencia, secondo molti potenziale 'detonatore' per la diffusione del virus in città: "Diventa semplice parlare a posteriori. A febbraio c’erano pochi casi in Italia, nessuno avrebbe mai immaginato che la situazione sarebbe degenerata. Quei due match hanno inciso, soprattutto per Bergamo? Chi può dirlo... Calcisticamente parlando, il ricordo della qualificazione rimane piacevole, anche se oggi appare tutto grigio".

"Sarebbe importante concludere la stagione"

De Roon racconta poi come resta in contatto con i compagni di squadra durante la quarantena: "Il gruppo di WhatsApp è intoccabile, inoltre ci sentiamo in video-conferenza attraverso Zoom: si può fare gruppo anche grazie alla tecnologia". Per tornare ad allenarsi ancora però è presto: "È sbagliato parlare di calcio, conta solo la salute: sicuramente ho voglia di muovermi, sudare e correre con la squadra, ma c’è un maledetto virus che dobbiamo sconfiggere", ha proseguito il centrocampista olandese. Che ha le idee chiare anche sulla possibilità di tornare in campo in questa stagione: "Champions e Serie A riprenderanno? Non ne ho idea, penso sia complicato immaginare di rientrare in campo prima di un paio di mesi: sarebbe già importante chiudere la stagione, rinuncerei anche alle vacanze. Girano molte voci sulle possibili soluzioni, ma come possiamo fare delle ipotesi? Poi, se si ripartisse, si giocherebbe un mini-campionato: sarebbe come tornare ad agosto. Scuramente noi dell’Atalanta vogliamo sorprendere ancora", ha concluso De Roon.