Tagli stipendi Serie A: si va verso la trattativa privata club-giocatori

Serie A
Alessandro Alciato

Alessandro Alciato

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Assemblea straordinaria di Lega: sui tagli degli stipendi resta lontana una linea comune, si va verso la trattativa privata club-giocatori. La Figc, nel prossimo consiglio, sposterà al 30 giugno il termine per pagare gli stipendi di marzo, aprile e maggio

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Sui possibili tagli degli stipendi, i club di serie A andranno a trattativa privata con i propri giocatori. O almeno questa è la sensazione, piuttosto netta, al termine dell’Assemblea straordinaria della Lega Calcio a cui hanno partecipato tutti e 20 i club. Dandosi appuntamento alla prossima settimana, si sono ripromessi di stilare un documento contenente alcune proposte, da sintetizzare poi in una linea comune. Ma proprio la linea comune rischia di essere il problema insormontabile, considerato il fatto che le idee da riassumere e concentrare in una sola, al momento, sembrano essere davvero troppe e troppo diverse. Se finirà come sembra, ogni società gestirà in maniera autonoma la trattativa con i propri tesserati, seguendo l’esempio della Juventus.

 

Oltre ai possibili tagli, è in piedi il discorso della richiesta di sospensione degli stipendi, da marzo compreso a fine emergenza, fatta pervenire pochi giorni fa dalla Lega all’Associazione Italiana Calciatori. Le parti restano lontane e allora la Figc, in occasione del prossimo consiglio federale, proporrà di spostare al 30 giugno la data ultima entro la quale si dovrà dimostrare di aver pagato gli stipendi di marzo, aprile e maggio. Nello stesso consiglio federale, verrà ufficializzato che al prossimo campionato ci si potrà iscrivere con gli stessi requisiti infrastrutturali della stagione in corso. Quindi, risparmiando le spese per adeguare gli stadi alle norme che erano state previste.

 

Tornando all’Assemblea straordinaria di Lega, si è parlato della lettera che il presidenti di Uefa, Eca e Leghe europee, cioè Ceferin, Agnelli e Ollson, hanno scritto a federazioni, leghe e club, in cui veniva sottolineato che qualunque decisione di sospendere definitivamente i campionati nazionali in questo momento, sarebbe prematura e non giustificata. Il presidente di Lega Dal Pino ne ha preso atto, sottolineando che la ripresa dell’attività sportiva verrà considerata quando le condizioni sanitarie lo permetteranno.