Serie A, ecco il protocollo per tornare ad allenarsi: da Fmsi elenco di test per atleti

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La Federazione medico sportiva italiana ha stilato la prima parte del protocollo che verrà inviato alle varie Federazioni contenenti la lista di test ai quali gli atleti dovranno sottoporsi per potersi allenare una volta che il governo avrà dato il via libera. I giocatori saranno divisi in diverse categorie a seconda della loro condizione clinica - positivi, immuni e non immuni - e saranno costantemente monitorati. No ancora chiarite le modalità di accesso ai centri sportivi

CORONAVIRUS, GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA

Tamponi di controllo per la positività al coronavirus e test per individuare eventuali immunità. Sono le principali, indicazioni del protocollo sanitario, il primo, che la Federazione medico sportiva italiana (Fmsi) ha stilato in vista della possibile ripresa dell'attività sportiva e agonistica. In altre parole si tratta di una serie di raccomandazioni e di indicazioni alle Federazioni, che rappresentano un vero e proprio protocollo per la riammissione degli atleti agli allenamenti e ai successivi controlli di routine, nelle quali gli sportivi vengono suddivisi in tre gruppi - positivi, immuni e non immuni - e si stabilisce la cadenza dei controlli necessari. Il protocollo prevede anche indicazioni generali per la sicurezza degli ambienti sportivi, con raccomandazioni specifiche nei casi di atleti che siano risultati positivi.

Costante monitoraggio

La Federazione medico sportiva, in qualità di Federazione medica del Coni e unica società scientifica accreditata dal ministero della Salute per la medicina dello sport, ha ritenuto opportuno fornire raccomandazioni ben precise, nell'attesa che il carrozzone dello sport si rimetta in marcia, in funzione delle decisioni che saranno assunte riguardo la data effettiva della ripartenza dell'attività. Per le discipline sportive dilettantistiche, la Fmsi ritiene consigliabile proseguire lo stop agli allenamenti e alle gare oltre il 13 aprile, giorno di Pasquetta. Per le discipline professionistiche, ove si ravvisi la possibilità di una ripresa, la Fmsi - assieme al proprio Comitato scientifico di esperti - ha elaborato il protocollo di screening ad hoc, che dovrà essere effettuarsi prima della ripartenza in chiave di prevenzione; i test per il monitoraggio constante delle condizioni degli atleti; le indicazioni generali per la sicurezza degli ambienti sportivi, comprese le raccomandazioni specifiche nei casi di atleti risultati positivi al coronavirus.

Atleti divisi in tre 'popolazioni'

Per quanto riguarda le misure di protezione e di sicurezza, da osservarsi negli impianti sportivi, negli spogliatoi, nei locali comuni e nei servizi igienici degli impianti stessi, ma anche nella gestione delle relazioni all'interno della squadra e con lo staff, la Fmsi renderà note nei prossimi giorni le opportune indicazioni, allorquando le preposte istituzioni autorizzeranno la ripresa dell'attività. Alla luce delle evidenze scientifiche e tecnologiche internazionali, costantemente monitorate dalla Fmsi, e dei follow-up relativi agli atleti positivi, il protocollo medico potrà essere aggiornato. Stando al protocollo attuale gli atleti vengono divisi tra quelli positivi accertati e guariti e quelli che, su giudizio del responsabile sanitario, abbiano avuto sintomi riferibili e gli atleti asintomatici nel periodo (non testati). Il riferimento è anche a coloro che sono stati a contatto con positivi, ma sono rimasti asintomatici e non sono stati testati, come lo staff tecnico, societario o i loro familiari.