Serie A, i club aspettano il decreto di Conte per ripartire: tante le cose da capire

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Alessandro Alciato

Alessandro Alciato

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L'uomo che tutta l'Italia, non solo calcistica, sta aspettando è al lavoro insieme a tutto il Governo per stilare il decreto con le indicazioni della ripartenza nella fase 2 di questa emergenza coronavirus. Dal documento si capirà molto di quella che sarà anche la ripresa anche del calcio, che deve ancora chiarire e chiarirsi molte incertezze

CONTE, LA CONFERENZA DEL 3 GIUGNO IN DIRETTA

Per una volta, il Conte più importante del calcio italiano si chiama Giuseppe e non Antonio. Tutti stanno aspettando lui – il Presidente del Consiglio – e il suo decreto per capire. Capire quando ricominceranno gli allenamenti, con indicazioni sempre più forti che portano al 4 maggio per quelli individuali e al 18 per le sedute di squadra. Capire quando eventualmente riprenderà la Serie A, e questo nel decreto delle prossime ore potrebbe anche non essere indicato. Il Comitato Tecnico Scientifico del Governo ha continuato il suo lavoro, aspetta alcune integrazioni al protocollo medico della Federcalcio, ma le indicazioni sono positive. Capire cosa rispondere alla Uefa che, attraverso una lettera inviata alle federazioni, ha ufficializzato il 25 maggio come data ultima per indicare il giorno di ripresa del campionato e il format che verrà utilizzato. E “capire”, è anche il concetto tirato in ballo da Tommasi, presidente dell’Associazione Italiana Calciatori, in diretta instagram con La Fiorita, il club di San Marino con il quale in estate gioca i preliminari delle coppe europee: “Al momento ci sono molte poche certezze, anzi c’è una grande incertezza. Facciamo riunioni per molte ore tutte le settimane in collegamento con i dirigenti e con molti dei ragazzi, ma c’è l’incertezza totale. Non si può capire quando si riprende, se si riprende quali saranno le condizioni. Un campionato sì, uno no, sicuramente alcuni si dovranno fermare, insomma… Poi mi chiamano per chiedere soluzioni: non c’è nessuno che ha la soluzione

Medici-Figc, caso chiarito

Nelle ultime ore, è nata e morta una polemica a proposito di un documento, stilato dai medici di 17 squadre su 20 di Serie A, contenente le osservazioni al protocollo medico della Federcalcio e inviato alla stessa Figc. “Sono state già recepite e sottoposte lo scorso 22 aprile al Ministro dello Sport, per un’analisi approfondita” si legge in una nota diffusa dalla stessa federazione. “I medici ci tengono ora a chiarire che tali documenti sono finalizzati esclusivamente alla tutela della salute dei tesserati, e spera che vengano unicamente utilizzati a tale scopo” è scritto invece in un’altra nota, a firma dei 20 responsabili medici dei club di serie A.