L'ex presidente nerazzurro ha raccontato alcuni retroscena di mercato: "Il portoghese costava troppo, mentre consigliai Dybala a Thohir mentre era ancora al Palermo. Messi? E' ancora il più forte al mondo, ma non si muove da Barcellona"
Che l'Inter abbia avuto il suo Ronaldo è storia ormai di una ventina d'anni fa. Di quando Massimo Moratti riuscì a strappare al Barcellona il Fenomeno nell'estate del 1997 e portarlo in Italia, dove avrebbe incantato la Serie A per cinque stagioni prima del passaggio dal Real Madrid, nonostante una lunga serie di infortuni che ne hanno limitato le comunque ottime prestazioni. Che l'Inter invece si fosse interessata anche a Cristiano Ronaldo è un retroscena di mercato che Moratti ha raccontato ai microfoni di GR Parlamento: "Il campione portoghese? Me lo consigliò Luisito Suarez, ma costava troppo". E a proposito degli attuali attaccanti della Juventus, l'ex numero uno nerazzurro ha parlato anche di Paulo Dybala: "E' un giocatore che mi piace molto, ha tutto quello che serve per conquistare i tifosi. Ne parlai con Thohir quando l'argentino era ancora un giovane attaccante del Palermo".
"Oggi comprerei Haaland. Messi? Rimane al Barcellona"
L'ex presidente nerazzurro, che ha ribadito la sua intenzione di rimanere lontano dal mondo del calcio nonostante gli manchi l'adrenalina e il rapporto diretto con la gente, ha fantasticato su un'eventuale campagna di mercato per la sua prossima Inter. Individuando un obiettivo ben preciso: "Haaland mi farebbe venire una voglia di prenderlo... E la cosa più incredibile è che non ha ancora espresso tutto il suo potenziale. L'Inter comunque può stare tranquilla con Lukaku". Parlando dell'attaccante belga, Moratti ha detto la sua sul futuro del compagno d'attacco Lautaro e sul sogno Messi: "Leggo che il Barcellona sta formulando delle offerte irrinunciabili per Lautaro, credo che molto dipenderà dalla sua volontà. L'Inter comunque è in buone mani, ha una società con un potenziale enorme e tanta voglia di riportare la squadra al vertice. Non credo che il Coronavirus abbia cambiato gli obiettivi della proprietà. Messi? E' un sogno mai realizzato non solo da parte mia, ma da parte di tutti. E' ancora oggi il migliore al mondo, ma non si muove da Barcellona".