Milito, lettera all'Inter: "Vi racconto il nostro Triplete"

Serie A

El Principe nerazzurro scrive a 10 anni dalla notte di Madrid: "Il rito dell'asado, il gol di Sneijder a Kiev e il tempo che al Camp Nou non passava mai. La nostra Champions è nata così: felice per il segno lasciato nella storia di questo club". Venerdì tutti gli appuntamenti su Sky per rivivere gli highlights del Triplete dell'Inter: ospite a #CasaSkySport José Mourinho

MOURINHO A #CASASKYSPORT, LA DIRETTA STREAMING

La cartolina finale è Zanetti, la Champions in alto. Diego Milito e il figlioletto Leandro sulle spalle, un po' più dietro. Ma se si tratta di rivevere il Triplete dell'Inter, El Principe sceglie di partire dalle premesse: "Il Racing Avellaneda, il Genoa e quello spogliatoio così argentino che mi ha accolto a Milano nel 2009", racconta l'ex attaccante in una lunga lettera inviata al club alla vigilia del trionfo in Champions contro il Bayern. "È stato facile ambientarsi. Conoscevo già Cambiasso, ex compagno di nazionale U20 di mio fratello. E poi c’era Zanetti: avevo giocato con suo fratello Sergio in Argentina. Mi sono sentito a casa e senza dubbio il rito dell’asado, con Samuel capo-cuoco, ha contribuito", continua Milito. "Per noi era naturale restare alla Pinetina anche dopo gli allenamenti: ci trovavamo bene, tiravamo sera tra mangiate e risate. Era un gruppo davvero unito, con allenamenti in cui si pedalava forte, perché la filosofia doveva essere: come ti alleni, giochi. La personalità di quella squadra era incredibile. E Mourinho stava vicino a tutti".

Come nasce la doppietta di Madrid

Quindi l'argentino si sofferma su due momenti in particolare: "Il primo è Kiev, semplicemente perché io il gol di Sneijder l’ho dovuto rivedere in TV". Una vittoria chiave nel percorso europeo dell'Inter, culminato con la resistenza di Barcellona. "Ricordo bene che l'orologio del Camp Nou sembrava di sale", rivela Milito. "L’ho guardato dopo che in campo era già trascorsa una vita e segnava 15’: interminabile, ma che coraggio quella sera da parte di tutti!". Poi Madrid, una doppietta per la storia: "Ho fatto un bel controllo, ho visto arrivare Badstuber alla mia destra. Lì ho fatto una finta, noi la chiamiamo amague, e dopo un attimo correvo a esultare", Milito racconta il primo gol. "Per il secondo bisogna riavvolgere il nastro e tornare al 2001: Racing-Lanus 2-0, penultima giornata dell’Apertura. Erano 9 anni che pensavo a quell’azione: al Cilindro de Avellaneda punto il difensore, finta a uncino, rientro ma con la palla che mi rimane sul destro. Tiro quasi di esterno, traversa, Chatruc segna sulla ribattuta. A Madrid la mia finta su Van Buyten è stata identica a quella di quel giorno: sono stato solo più bravo a riuscire a tenere la palla alla distanza giusta per aprire il piatto sul secondo palo. In quel momento ho abbracciato idealmente i tifosi nerazzurri di tutto il mondo".

Il Triplete day su Sky

Venerdì sarà una giornata speciale anche su Sky Sport per celebrare il decimo anniversario dell’impresa interista del 2010, attraverso le immagini più significative e le voci dei protagonisti di quell’annata memorabile per i colori nerazzurri. Dalle 6 in poi, una lunga maratona sul canale 201.

E a #CasaSkySport, un “special” ospite: José Mourinho, l’allenatore di quell’Inter leggendaria, alle 14 (e alle 19) su Sky Sport 24 e poi alle 23.30 su Sky Sport Uno.