
Inter da urlo: le esultanze più belle dell'anno del Triplete. FOTO
La corsa di Mourinho e la gioia di Moratti nella semifinale del Camp Nou, la felicità negli occhi di capitan Zanetti che solleva al cielo del Bernabeu la sospirata Champions, le magie di Milito. Ma anche tante immagini iconiche di quella stagione di 10 anni fa, in cui l'Inter vinse un derby e pareggiò con la Samp in 9 uomini: Mou "capo-popolo", il gesto delle manette. E infine la festa: da piazza Duomo a San Siro in una Milano colorata di nerazzurro
TRIPLETE DAY, A #CasaSkySport OSPITE MOURINHO
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Il 22 maggio del 2010, a 45 anni dall'ultima volta, l'Inter è campione d'Europa per la terza volta nella sua storia. I nerazzurri di José Mourinho coronano a Madrid una stagione leggendaria: Coppa Italia, Scudetto e Champions, primi - e ancora unici - in Italia a realizzare il Triplete. A distanza di un decennio, riviviamo quella magica annata attraverso le esultanze di Javier Zanetti e compagni.
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E pensare che la stagione parte maluccio: l'8 agosto l'Inter perde a Pechino la Supercoppa italiana, sconfitta 2-1 dalla Lazio. E al debutto in casa pareggia 1-1 con il neo promosso Bari. Ma alla seconda giornata di campionato la svolta: i nerazzurri annientano il Milan nel derby, 4-0: apre Thiago Motta, che chiude un'azione fenomenale; raddoppia Milito (rigore), quindi Maicon e Stankovic.

Il Principe, che era arrivato in estate dal Genoa insieme a Thiago Motta, festeggia il primo gol della sua epica "temporada" mimando il ciuccio: nel 2010 (il 24 marzo) nascerà la secondogenita Agustina, appena un paio di mesi prima del Triplete. Un altro segno del destino...
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Ma il protagonista di quel derby è uno che non l'avrebbe nemmeno dovuto giocare, un angelo caduto dal cielo sul prato di San Siro. Sì, perché Wesley Sneijder - voluto fortemente da Mourinho - arriva da Madrid soltanto un paio di giorni prima della partita. L'olandese incanta, dopo 5 minuti spaventa Storari con un siluro, regala assist, e provoca anche l'espulsione di Gattuso.
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E poi c'è Maicon: suo il lancio per Samuel Eto'o - anche lui acquistato in estate, scambiato con il Barcellona per Ibrahimovic e 46 milioni - cinturato in area dal Ringhio furioso, che costa al milanista un giallo e il rigore di Milito. È del brasiliano la firma de 3-0, prima del "passante" di Stankovic dai 30 metri. Un trionfo.
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Ma se in campionato la squadra di Mourinho viaggia a vele spiegate verso il suo 18° titolo, in Champions non decolla, anzi: a novembre rischia già di andare fuori. Il match decisivo è in casa della Dynamo Kiev, che passa in vantaggio con l'ex milanista Shevchenko. Negli ultimi 5 minuti la rimonta nerazzurra con Milito e Sneijder: è la svolta.

La gioia incontenibile dello Special One dopo il 2-1 di Sneijder: il portoghese - decisiva la sua mossa di inserire Mario Balotelli nella ripresa - si fa tutto il campo per andare ad abbracciare Julio Cesar, una delle immagini che entreranno nella storia del Triplete.
Triplete Day, a #CasaSkySport ospite José Mourinho
La situazione europea si complica nuovamente con la sconfitta di Barcellona e il 9 dicembre l'Inter è costretta a vincere con i russi del Rubin Kazan per passare il turno. Balotelli è scatenato: prima serve l'assist di tacco a Eto'o per il vantaggio e poi raddoppia con una fucilata dai 30 metri, regalando così gli ottavi ai nerazzurri.

Un mese più tardi, un'altra delle partite più incredibili della stagione interista. Sotto una pioggia incessante i nerazzurri si avviano a una clamorosa sconfitta casalinga, all'87' il Siena di Malesani e Maccarone è ancora in vantaggio per 3-2... ma tra l'88' e il 94' Sneijder e Samuel ribaltano il risultato facendo letteralmente esplodere San Siro, compreso Mourinho...

L'esultanza di Mou al gol del 4-3 di Samuel sotto il diluvio del Meazza è un altro dei "manifesti" di quella stagione in perfetto stile "Pazza Inter".
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Il 24 gennaio, nel derby di ritorno, ancora una prova di forza dell'Inter: il solito Milito, con uno dei suoi tagli micidiali, beffa Abate e apre la festa nerazzurra.
Milito, lettera all'Inter: "Vi racconto il nostro Triplete".jpg?im=Resize,width=335)
Al 27' l'Inter rimane in 10 per il rosso a Sneijder, espulso dall'arbitro Rocchi per qualche parola di troppo.
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Mourinho è una furia e chiama continuamente il tifosi interisti a sostenere i suoi ragazzi. L'Inter riesce ad arginare i tentativi rossoneri e nel finale piazza il colpo del ko con il sigillo di Pandev, su punizione. Nel finale i nerazzurri restano in 9: mani di Lucio e rigore, ma Julio Cesar completa l'opera parando il penalty a Ronaldinho.
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L'esultanza di Goran Pandev dopo il gol nel derby. Il macedone - acquistato in estate nell'ultimo giorno di mercato - pennella una parabola imparabile, ma il merito è anche... di Mourinho, che aspetta a sostituirlo. E l'attaccante lo ricambia con il 2-0 che spedisce il Milan, secondo in classifica, a -9.

Appena 4 giorni dopo, l'Inter è impegnata a San Siro nei quarti di Coppa Italia contro la Juventus, la storia di un'altra grande rimonta. Al gol di Diego rispondono Lucio e Balotelli, che punisce Buffon al 90' con un facile tap-in, così facile che quasi non esulta: nerazzurri in semifinale.

Il 20 febbraio, contro la Samp, l'Inter rimane nuovamente in 9 uomini (rossi a Samuel e Cordoba) e ne esce ancora indenne (0-0 a San Siro). In quella stagione, tra campionato e coppe, i nerazzurri subirono 9 espulsioni senza mai perdere. Il "segreto" l'ha spiegato Materazzi a Bobo Vieri durante una delle loro videochat: "Ci allenavamo per giocare anche 9 contro 5...".

È proprio in quell'Inter-Samp che Mourinho si produce nel "gesto delle manette", forse l'immagine più "iconica" della sua esperienza italiana. Un'uscita che gli costa una multa salata e valanghe di critiche, ma che "lega" ancora di più il portoghese alla tifoseria nerazzurra.

Il 24 febbraio torna la Champions e nell'andata degli ottavi l'Inter ospita i campioni d'Inghilterra del Chelsea, allenati da Carlo Ancelotti. Dopo 3 minuti Milito è già "on fire", destro secco e Cech battuto. Al pari di Kalou risponde Cambiasso, che scarica in rete il 2-1 finale.

L'esultanza "alla Tardelli" del Cuchu, caparbio nel ribattere a rete dopo il primo tentativo andato a salve: a Londra, ora, basterà un pareggio...

Ma i nerazzurri esagerano: al ritorno va in scena la partita perfetta della banda di Mourinho, che sbanca Stamford Bridge grazie a una ripartenza fulminante, "telecomandata" da Sneijder e chiusa dall'esterno di Eto'o. L'Inter vola ai quarti.
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La corsa di Eto'o è inarrestabile anche in campionato, dove l'Inter è protagonista di un emozionante duello con la Roma: il 16 aprile, contro la Juventus a San Siro, il camerunense sigla il 2-0 e cala il sipario sul derby d'Italia.

Ma la "perla" della serata è il gol di Maicon, uno dei più belli in stagione: al 75' il brasiliano si avventa su una respinta della difesa juventina, controlla due volte con il ginocchio e lascia partire una rasoiata che non lascia scampo a Buffon. Il Meazza è in delirio.
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Il volo di Mourinho al gol di Maicon: l'Inter è pronta al decollo...
Triplete Day, a #CasaSkySport ospite José Mourinho
Il 20 aprile, nella semifinale di andata della Champions contro il Barcellona, i ragazzi di Mourinho regalano al popolo interista la notte attesa da una vita: al gol di Pedro rispondono - in sequenza - Sneijder, Maicon e Milito. Julio Cesar fa il resto, chiudendo la "cler". Ma al Camp Nou non sarà una passeggiata..
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Il 28 aprile al Camp Nou l'Inter perde 1-0 ma resiste al Barcellona di Guardiola e stacca il pass per la finale. È la notte della folle corsa di Mourinho tra gli idranti, della "sceneggiata" di Busquets sull'espulsione di Thiago Motta, la storia di una "remuntada" andata a male...
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"È stata la sconfitta più bella della mia vita", dirà Mourinho.
Barcellona-Inter, verso il Triplete: 10 anni l'impresa di Mou al Camp Nou
"La mia è una squadra di eroi: loro parlavano di vendere cara la pelle, i miei hanno lasciato il sangue", un'altra delle frasi storiche di quella notte dell'allenatore portoghese.
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Milito innaffiato "a tradimento" dai dispettosi giardinieri blaugrana al termine della partita. Il bomber argentino non incide al Camp Nou, ma si sacrifica insieme al compagno di attacco Eto'o e aiuta la squadra a resistere, ancora una volta in 10...
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Lucio e Samuel piazzano il celebre "bus" davanti alla porta di Julio Cesar, che sarà miracoloso su Leo Messi. Il gol di Piqué e i quattro interminabili minuti di recupero mettono a dura la prova le coronarie dei 5mila tifosi interisti allo stadio e gli altri milioni davanti alla tv, ma non c'è più tempo.

Finalmente Massimo Moratti in tribuna può esultare: "È finita!". Accarezza il presidente blaugrana Laporta, abbraccia la moglie e Marco Tronchetti Provera. L'Inter è finale di Champions. Lo urla anche il nostro Fabio Caressa, in tv: "Chiamate subito l'agente immobiliare e prendete casa a Madrid, prendete casa a Madrid!".

In campionato i nerazzurri approfittano del crollo della Roma all'Olimpico con la Sampdoria di Cassano e Pazzini e ora hanno di nuovo il destino tra le loro mani: dopo il 2-0 alla Lazio (gol di Samuel e Thiago Motta) con una vittoria a Siena sarà scudetto.
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Prima, il 5 maggio del 2010, l'Inter sfida proprio la Roma di Ranieri all'Olimpico nella finale di Coppa Italia, decisa dalla bellissima "saetta" di Milito.
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Mourinho può baciare la Coppa: buona la prima...
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I nerazzurri sono chiamati a un mese infernale: dopo la finale di Coppa Italia testa al campionato, un passo alla volta...
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All'Olimpico "Tutti pazzi per Materazzi", più che mai.
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A Roma il Principe ragala la prima gioia a Mourinho, ma la festa è appena cominciata..
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Il 16 maggio a Siena è sempre lui, Diego Milito, a piazzare la zampata sul 18° scudetto.
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Al Franchi capitan Zanetti può festeggiare il quinto titolo consecutivo dell'Inter.
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Per Mourinho è il secondo scudetto con l'Inter dopo quello conquistato nella sua stagione d'esordio.
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Francesco Toldo e i compagni portano in trionfo il presidente Moratti.
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Ancora una foto di gruppo dei Campioni d'Italia 2009-2010.
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E in Piazza Duomo esplode la festa dei tifosi interisti.

In serata la sfilata del pullman scoperto dei Campioni d'Italia, acclamati dalla marea nerazzurra, che ora si aspetta la "ciliegina" sulla torta...

Sei giorni più tardi la Milano "Bauscia" invade il Santiago Bernabeu per la finale di Champions League contro il Bayern Monaco di Louis van Gaal. "E ora coroniamo il sogno", recita la splendida coreografia dei tifosi interisti.

Lo spettacolo di colori offerto dal popolo nerazzurro si traduce in campo nel "tango" del Principe, che stende i tedeschi con due gol meravigliosi, uno più bello dell'altro: l'Inter è campione d'Europa!
Milito, lettera all'Inter: "Vi racconto il nostro Triplete"
Il momento atteso 45 anni, dall'ultima affermazione della Grande Inter di Herrera e Mazzola: Javier Zanetti può finalmente alzare al cielo la Coppa dalle grandi orecchie.

José Mourinho regala a Massimo Moratti - che era un bambino quando papà Angelo vinse tutto da presidente dell'Inter - il sogno di una vita.
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Per Pupi, da 15 anni all'Inter, la finale di Madrid è anche la 700esima partita in maglia nerazzurra: "E' la vittoria più importante, più bella".
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A Milano sarà festa fino all'alba, da Piazza Duomo a San Siro per accogliere gli "Eroi del Triplete" di ritorno da Madrid con la Coppa.
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Tutti gli "eroi" tranne uno, il più amato, che aveva già deciso il suo futuro: allenare il Real Madrid. Poi quell'ultima scena, Mourinho che piange sulla spalla di Materazzi, che lo implora di restare all'Inter. L'epilogo più amaro nella notte più bella, ma forse era giusto così...
Triplete Day, a #CasaSkySport ospite José Mourinho