Conte spinge sempre più in alto le motivazioni dei suoi, per provare a vincere la coppa Italia e poi dare tutto per la rincorsa in campionato. Quella sostenuta ad Appiano dopo il lockdown è stata quasi una seconda preparazione, in vista di una ripartenza in cui sono pronti a brillare due centrocampisti
L'Inter va al ritmo di Conte. Ed è un ritmo martellante, come sempre. Perché Conte un martello, a livello fisico e psicologico, lo è da sempre. Pretende la massima applicazione da tutti, dai suoi giocatori, ma anche da se stesso. Ecco perché le sue squadre di solito partono forte, come successo proprio all'Inter l'estate scorsa. E stavolta una partenza forte è più necessaria che mai. Perché si giocherà ogni tre giorni con tutti i rischi di infortuni connessi - e perché in questo inedito sprint estivo partire forte può significare anche arrivare in alto.
La migliore Inter insomma serve subito: a Napoli - e nell'eventuale finale di Roma - c'è in palio il primo trofeo. Vincere la coppa Italia darebbe già un segno molto positivo alla stagione di un allenatore che non è abituato a chiudere senza vittorie. Poi partirà comunque la rincorsa in campionato: difficile, complicata ma non certo impossibile, soprattutto guardando il calendario. Allora dopo il lavoro prettamente atletico - quasi una seconda preparazione - fatta nei giorni scorsi, molta cura viene data alla parte tattica.
Sui video di Appiano Gentile scorrono diversi momenti della stagione. Le cose da ripetere e gli errori da evitare. In quei filmati non ci sono moltissime immagini di Sensi ed Eriksen. Loro due per problemi diversi - fisici il primo, di fisiologico ambientamento il secondo - hanno giocato poco, ma adesso possono dare una spinta in più nello sprint finale. Sensi ha già dimostrato di poterlo fare quando è stato bene. Eriksen ha potuto usare questi mesi per sintonizzarsi definitivamente sul ritmo dell'Inter. Il ritmo di Conte.