Fiorentina, Commisso: "Anche Iachini ha avuto il coronavirus"

Serie A

Il presidente viola, che oggi festeggia il suo primo anno alla guida del club, non sapeva della positività dell'allenatore: "Il virus ha colpito anche lui, ha tutto il mio supporto". Poi un primo bilancio: "Ho speso 300 milioni in otto mesi. Altri colpi alla Ribery? Non dimentichiamoci degli investimenti fatti già a gennaio"

CORONAVIRUS, GLI AGGIORNAMENTI

Rocco Commisso festeggia un anno da presidente della Fiorentina. Lo fa da lontano, dagli Stati Uniti. E con una lunga diretta social sui canali ufficiali del club viola. Una chiacchierata di quasi due ore, in cui ha parlato di tutto. A partire da Iachini: "Anche lui ha avuto il coronavirus, non lo sapevo e ha tutto il mio supporto - ha spiegato - è un grande lavoratore, ma ora niente scherzi di classifica. Dobbiamo restare in A". Poi sarà da valutare il futuro dello stesso allenatore, entrato a stagione in corso dopo l'esonero di Montella: "Dobbiamo aspettare di vedere cosa accadrà nelle ultime partite per decidere se confermarlo o meno". Ciò che conta, tuttavia, è che anche Iachini stia bene. E' solo l'ultimo dei tanti casi positivi al virus in casa Fiorentina, dove la pandemia ha colpito anche Pradè: "Lo abbiamo riconfermato, era giusto così. Lo ringrazio per quanto ha fatto". 

"Speso 300 milioni in otto mesi"

Commisso ha fatto per otto volte New York-Firenze, andata e ritorno. Manca in città da febbraio, ma non per colpe sue: "E' stato un anno importante - ha continuato - in otto mesi ho speso 300 milioni di euro fra l'acquisto della società, il mercato e il centro sportivo che nascerà. Il calore di Firenze mi ha colpito". Tante le ambizioni: "Voglio vincere trofei e partite", ripete. Poi sul mercato che verrà: "Altri colpi come Ribery? Non prometto niente. E non dimentichiamoci che anche a gennaio sono stati fatti grandi investimenti". Infine i singoli: "Chiesa andrà via solo se lo vuole, ma il prezzo deve essere giusto. Castrovilli è innamorato di Firenze e ha un contratto lunghissimo". 

Caos nuovo stadio

Se lato nuovo centro sportivo non ci sono problemi: "Sarà un investimento da 70 milioni di euro, diventerà il più bello d’Italia. Spero sia pronto entro la fine del 2021", il discorso è decisamente più complicato sul fronte nuovo stadio: "A Firenze se ne parla da 50 anni, ma in città non ci sono opzioni realizzabili. Sono molto deluso - tuona Commisso, bloccato dai vincoli della Soprintendenza per la ristrutturazione del Franchi - ma le uniche leggi che non si possono cambiare sono quelle di Dio". Sfumata anche l'ipotesi Mercafir: "Pensavo di trovare un accordo per 15 ettari a 6 milioni di euro, invece abbiamo capito che la spesa sarebbe stata di quasi 60 milioni. Con 1,8 milioni di euro di tasse annue per un investimento che io faccio. A queste condizioni non ci stiamo. Io voglio solo mettere i tifosi prima di tutto e tutti. Non possono prendere l'acqua oppure avere dei bagni che non funzionano". 

Ora 4 opzioni

Cosa fare dunque? Nel mentre Commisso si è mosso in maniera concreta per costruire il nuovo stadio fuori Firenze, ovvero a Campi Bisenzio: "Abbiamo opzionato 36,5 ettari, il che ci permette di avere uno spazio corretto. Ma questa resta la quarta ipotesi". E le altre tre? "Per restare a Campo di Marte e rifare il Franchi la condizione è che io non debba avere niente a che fare con la Sopraintendenza. Una seconda possibilità sarebbe farlo nuovo sempre a Campo di Marte, ma in questo caso non è scontato che sia di proprietà della Fiorentina al 100%. Sennò si potrebbe valutare altre opzioni interne alla città di Firenze"