FIGC, Gravina: "Modello Premier League? Difficile da applicare, loro non sono autonomi"

Serie A

Il presidente della FIGC, a Extra TV, ha discusso dell’autonomia delle leghe rispetto alla federazione: "La Premier League non è autonoma, ha un amministratore delegato scelto dalla federazione, che ha diritto di veto su tutto. Il problema è la governance o l’approccio culturale dei dirigenti?". Poi aggiunge: "Alla Lega Serie A ho sempre riconosciuto una leadership fondamentale"

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L’epidemia e la conseguente sospensione dei campionati hanno ridato peso ad un tema ricorrente del calcio italiano, quello delle riforme istituzionali. Intervistato da Extra TV, il presidente della FIGC Gabriele Gravina si è espresso sull’argomento: "Parlare di Premier è molto affascinante, ha un suo fascino, dà l’idea di un campionato dalle grandi potenzialità economico-finanziare. La Premier viaggia su 3-4 volte il valore dei nostri diritti televisivi. C’è un tema fondamentale però: la Premier non è autonoma, ha all’interno un Ceo nominato direttamente dalla federazione, che ha diritto di veto su tutto. Io ne sarei felice… Non dico che si tratti di un commissariamento vero e proprio, ma quasi. Io condivido con Marotta il tema del cambiamento della governance, ma mi chiedo: siamo sicuri – visti i commissariamenti della Lega degli ultimi anni – che sia un problema di governance, oppure è un fatto di approccio culturale da parte dei dirigenti?".

La leadership della Lega Serie A

"Alla Lega di A ho sempre riconosciuto una leadership fondamentale del calcio italiano, però la leadesrhip non si conquista tramite investitura, ma si conquista sul campo, con i comportamenti. Bisogna posizionarsi come leader e per fare questo ci vogliono dei comportamenti conseguenti". Nei giorni scorsi l’amministratore delegato dell’Inter, Giuseppe Marotta, aveva ipotizzato una maggiore autonomia della Lega rispetto alla Federazione seguendo il modello inglese. Nel corso di un intervento a Tv6 Pescara, Gravina ha aggiunto: "Ho chiesto all’Atalanta di poter partecipare alla partita dei quarti. È un motivo di piacere e di orgoglio poterla accompagnare in questo suo viaggio meraviglioso".