Gazidis, Maldini e Massara di nuovo insieme a Milanello: colloquio con Pioli

milan
Manuele Baiocchini

Manuele Baiocchini

©LaPresse

I tre dirigenti rossoneri hanno fatto insieme visita a Milanello, non succedeva da prima del lockdown. Un incontro significativo dopo le tensioni interne alla società legate al possibile arrivo di Ralf Rangnick, anche se in questa occasione non si è parlato di futuro. Le priorità ora sono il campo e la sfida di Lecce, e a fine allenamento i tre si sono confrontati con Stefano Pioli

CORONAVIRUS, TUTTI GLI AGGIORNAMENTI

Tutti insieme a Milanello non si vedevano dal periodo precedente al lockdown. Ivan Gazidis, Paolo Maldini e Ricky Massara, praticamente la dirigenza rossonera al completo per la prima volta dopo tanti mesi. Hanno seguito l'allenamento su una panchina da bordocampo poi hanno incontrato Pioli con cui sono rimasti a colloquio. Dal Milan fanno filtrare serenità. Gazidis sarebbe passato al centro sportivo solo perché queste visite, di tanto in tanto, rientrano nella normalità di un ruolo dirigenziale come il suo. Dunque nessuna chiacchierata sul futuro. Nessuna rassicurazione, dopo le notizie dei giorni scorsi, né un accenno all'incontro Gazidis-Rangnick e Gordon Singer, anche perché il Milan continua a smentire sia l'incontro, sia il fatto che Gazidis abbia lasciato Milano negli ultimi giorni.

 

Intanto Pioli, comunque in un clima di incertezza generale, continua a preparare la ripresa del campionato. A Lecce ritroverà Theo Hernandez e Castillejo al posto di Calabria e Paquetà ma per il resto la formazione sarà molto simile a quella scesa in campo contro la Juve. Quel 4-4-1-1 dove Calhanoglu avrà un ruolo fondamentale nel trasformare il Milan in 4-2-3-1 in fase offensiva. Ha già segnato all'andata. Le ha giocate tutte da titolare in campionato, tranne le 3 in cui non è stato disponibile. Il turco è il giocatore imprescindibile del Milan. Lo dicono i numeri, perché è quello che ha giocato di più insieme a Donnarumma. Con Montella, Gattuso, Giampaolo e Pioli è sempre stato un punto di riferimento. Lo sarà anche con Rangnick, che ha già spinto per un suo rinnovo, visto che il suo contratto scadrà il prossimo giugno.