Lazio-Milan 0-3: decidono i gol di Calhanoglu, Ibra e Rebic
I rossoneri giocano una gran partita all’Olimpico con lo svedese titolare che segna anche il gol del 2-0 su rigore. Calhanoglu apre il match, Rebic lo chiude. Lazio frastornata e falcidiata dalle assenze e costretta a rinunciare anche a Milinkovic a gara in corsa. Ora la squadra di Inzaghi è a -7 dalla Juve. Milan momentaneamente sesto
LAZIO-MILAN 0-3 (Highlights)
23' Calhanoglu, 34' rig. Ibrahimovic, 59' Rebic
LAZIO (3-5-2): Strakosha; Patric, Acerbi, Radu (55' Lukaku); Lazzari, Parolo, Leiva (46' Adekanye), Milinkovic (67' Anderson), Jony (55' Vavro); Luis Alberto, Correa (64' Cataldi). All. S. Inzaghi
MILAN (4-4-1-1): Donnarumma; Conti (71' Calabria), Kjaer, Romagnoli, Theo Hernandez; Saelemaekers, Kessié (86' Biglia), Bennacer, Calhanoglu (37' Paquetà); Bonaventura (71' Krunic); Ibrahimovic (46' Rebic). All. Pioli
Ammoniti: Lukaku (L), Paquetà (M)
Basta la presenza per trasformare una squadra che contro la Spal sembrava aver smarrito la verve dimostrata alla ripresa dopo il lockdown. Non è un caso che il Milan abbia giocato una gran partita nel giorno del rientro da titolare di Zlatan Ibrahimovic. Con più coraggio, con maggiore aggressività, con più attenzione e con una migliore qualità nelle scelte e nelle giocate. La formazione di Pioli (ex di turno) rifila una sconfitta pesante a una Lazio tramortita e ridimensionata anche nel gioco. Vero che le assenze di Immobile e Caicedo hanno pesato, ma sarebbero un alibi troppo semplice per il lavoro certosino svolto da Inzaghi fino a questo momento. Il Milan è stato semplicemente più bravo, nelle letture, e ha mostrato anche una condizione fisica migliore. Ibra ha fatto paura, Calhanoglu ci ha messo ciò che gli viene richiesto da tempo, Rebic subentrato (staffetta con Ibra) ha fatto ciò che con una certa costanza gli riesce meglio nell’ultimo periodo: il gol.
Il primo tempo è vissuto per 20’ su un grande equilibrio tattico, ma la sensazione, parsa netta, era quella che il Milan potesse avere il pallino del gioco. Così è stato, la squadra di Pioli ha sfiancato la Lazio con un gran possesso palla, con una fitta rete di passaggi, con Ibra a fare da specchietto per le allodole e i vari Bonaventura, Calhanoglu e Saelemaekers (tra i migliori) a infilarsi negli spazi. Non a caso il gol del vantaggio è arrivato grazie a un’azione molto manovrata al limite dell’area, avviata da Ibra e finalizzata da una conclusione (deviata) di Calhanoglu che ha beffato Strakosha. Il Milan ha trovato praticamente sempre spazio giocando tra le linee e Saelemaekers si è guadagnato un calcio di rigore crossando su un braccio di Radu. La responsabilità del tiro dal dischetto se l’è presa ovviamente Ibrahimovic con Strakosha che aveva intuito e quasi parato il rigore. La Lazio, colpita nell’orgoglio, non è riuscita mai a rendersi granché pericolosa e la parte restante del primo tempo è scivolata in controllo da parte del Milan che al 37’ ha dovuto sostituire Calhanoglu (botta al polpaccio).
La ripresa ha visto i primi cambi: staffetta prevista tra Ibra e Rebic, Inzaghi ha provato a dare maggiore vivacità con Vavro e Lukaku. La Lazio ha provato a spingere ma ha lasciato spazi in cui il Milan è andato a nozze. Come in occasione del 3-0 segnato da Rebic grazie a una gran giocata con tanto di assistenza da parte di Bonaventura. Inzaghi ha perso anche Milinkovic per infortunio e, con il triplo vantaggio, Pioli ha potuto far rifiatare qualche giocatore. La Lazio, spinta dall’orgoglio, ha tentato di riaprire il match, ma contro un Milan così solido come dimostratosi nella serata dell’Olimpico non c’è stato molto da fare. I rossoneri portano a casa tre punti pesantissimi e con merito, che danno nuova consapevolezza nella rincorsa a un posto in Europa. Il Milan sorpassa momentaneamente il Napoli e si avvicina anche alla Roma e in ogni caso guadagnerà punti sull’una o l’altra in virtù dello scontro del San Paolo tra le due. La sconfitta della Lazio spiana, invece, la strada alla Juve ora a +7, i biancocelesti devono guardarsi le spalle da un possibile ritorno dell’Inter.
Molto probabilmente staffetta prevista tra Ibra e Rebic con il primo che ha bisogno di mettere minuti delle gambe e martedì ci sarà la sfida alla Juve per i rossoneri
Per Calhanoglu uscito al 37' forte contusione al polpaccio destro
Era da ottobre contro l'Atalanta che la Lazio non chiudeva sotto di due reti un primo tempo di campionato (in quel caso era sotto 3-0 e rimontó nella ripresa).
Solo due giocatori nati dopo il 1/1/1981 hanno segnato almeno 4 gol nei top-5 campionati europei 2019/20: Ibrahimovic e Joaquin del Betis.
Ibrahimovic ha segnato in 5 delle ultime 7 partite giocate contro la Lazio in Serie A.
Zlatan Ibrahimovic ha realizzato tutti gli ultimi 14 rigori calciati in Serie A, prima di oggi l'ultimo risaliva al maggio 2012 contro l'Inter.
La Lazio ha ricevuto un rigore contro in entrambe le ultime due giornate di campionato, ne aveva subiti 3 in tutte le precedenti 28 giornate.