Termina in parità la sfida della 31^ giornata di Serie A, 0-0 al Franchi che mantiene immutata la distanza di 5 punti tra le avversarie a centro classifica. Meglio i sardi in avvio: Nainggolan pericoloso dopo una manciata di secondi, Simeone a segno ma annullato per fuorigioco. Toscani che rispondono con Duncan (palo) e Ribery prima dell'intervallo. Nella ripresa Dragowski è decisivo su Nandez, lui come Cragno su Kouamé all'esordio assoluto in viola
FIORENTINA-CAGLIARI 0-0 (Highlights)
FIORENTINA (3-4-3): Dragowski; Milenkovic, Ceccherini, Caceres; Venuti, Duncan, Badelj (60' Pulgar), Lirola (59' Lirola); Chiesa (46' Ghezzal), Vlahovic (75' Kouamé), Ribery (75' Cutrone). All. Iachini
CAGLIARI (3-5-2): Cragno; Walukiewicz, Klavan, Lykogiannis; Nandez, Birsa (79' Faragò), Nainggolan, Rog (63' Ionita), Mattiello; Joao Pedro (63' Ragatzu), Simeone. All. Zenga
Ammoniti: Chiesa (F), Mattiello (C), Duncan (F), Lykogiannis (C)
Sette gol all’andata, nessuno al ritorno. Termina 0-0 al Franchi tra Fiorentina e Cagliari, risultato poco veritiero per la mole di occasioni eppure messo al sicuro dai due portieri. Sono Dragowski e Cragno i due protagonisti nella sfida della 31^ giornata di Serie A, pareggio che non ritocca il divario tra le due squadre (5 punti in più per i sardi). Equilibrio in campo per valori e opportunità, match lontano dal 5-2 dei rossoblù alla Sardegna Arena. Se i viola allungano a 8 le lunghezze di margine sul Genoa terzultimo (battuto dal Napoli), la squadra di Zenga non si allontana dal centro della classifica salendo a quota 40 punti.
La cronaca della gara
Ben 7 le novità per Iachini rispetto al 2-1 di Parma, ma è la conferma di Ribery dal 1’ la notizia più importante dopo il furto in casa e lo sfogo sui social. Chiesa e Vlahovic completano il tridente, Lirola e Venuti sugli esterni nel 3-4-3 di partenza. Emergenza in difesa per Zenga, privo dello squalificato Carboni e di un titolare come Pisacane: Lykogiannis scala nel trio arretrato, Birsa si rivede a centrocampo mentre davanti non cambia il tandem Joao Pedro-Simeone. Meglio il Cagliari in avvio, vedi la botta di Nainggolan dopo 47 secondi e il vantaggio annullato a Simeone pescato in fuorigioco millimetrico. Sardi che insistono dalla distanza con Rog, lui come Chiesa e il più pericoloso Lirola alla mezz’ora. Chi va vicino al bersaglio è Duncan, palo interno con Cragno battuto ma attento su Ribery prima dell’intervallo.
Come accaduto nel primo tempo a partire meglio sono gli ospiti: nell’arco di un minuto ci prova due volte Nandez, fermato a colpo sicuro dall'ottimo Dragowski. Poca fortuna per Milenkovic di testa, più potenza che precisione per Lykogiannis al tiro. Nella Fiorentina scocca l’esordio assoluto per Kouamé dopo l’infortunio, ex Genoa che impiega tre minuti per esaltare di testa la reattività di Cragno. Ed è sempre il portiere del Cagliari a mettere una pezza ai titoli di coda, 0-0 blindato per due avversarie che procedono a piccoli passi verso l’ultima parte di stagione.
"Questo è un campionato indecifrabile, basta vedere Milan-Juventus giocata martedì. Non servono i rammarichi, piuttosto finire al meglio il torneo pensando al presente. Cagliari e Firenze sono state le città di Davide Astori: tutti hanno un ricordo straordinario dove è stato, penso che in queste due città il pensiero sia ancora più forte. Giochiamo con il 3-5-2: i giocatori stanno facendo gli straordinari tra infortuni e problematiche, più che la tattica conta la voglia di sacrificarsi anche a livello individuale"
"Ribery è contento a Firenze, ha subìto una violazione personale ma è intelligente e felice di stare qui. Abbiamo tanti calciatori forti, non è stata finora una stagione fortunata ma tutti devono dimostrarlo sul campo: sacrificio, sudore e per il resto si vederà più avanti. Pezzella-Napoli e Vlahovic-Milan? In questo momento si pensa a tutto fuorché al mercato, è talmente lungo e finirà a ottobre che la nostra priorità è gestire la situazione in campionato. Siamo una società ambiziosa: vogliamo crescere, servirà tempo ma intendiamo diventare un club di prima fascia"