La sua squadra è a due punti dal secondo posto occupato dalla Lazio, a nove lunghezze dai bianconeri che sfideranno sabato: "Il titolo è nelle loro mani, qualsiasi cosa accada sabato". E sul primo giorno senza pazienti nella terapia intensiva dell'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo: "Il più bel gol. La tragedia ci ha compattati, e questa forza la porteremo con noi in Europa"
Nona vittoria di fila, diversi punti recuperati su Juventus, Lazio e Inter nel girone di ritorno. E sabato, la sfida proprio ai bianconeri che guidano la classifica a +9 sull'Atalanta. Nel post partita, Gian Piero Gasperini non vuol sentir parlare di scudetto: “Questa parola - ha detto negli studi di Sky Sport - non può ronzare nella nostra testa. Lo scudetto è nelle mani della Juve, qualsiasi risultato accada sabato. Sarà una partita difficile. Ieri, pur perdendo, la Juventus ha dimostrato di essere la squadra più forte di questo campionato. Noi andiamo avanti un pezzo alla volta: intanto cerchiamo di avere la matematica certezza di essere nella zona Champions. Non è ancora così anche perché ci siamo molto vicini. Il vantaggio è notevole però vedo che la Roma, il Napoli e il Milan stanno facendo grandi cose. Questo è il primo grandissimo obiettivo, dopo cercheremo se possibile di arrivare davanti all’Inter e alla Lazio visto che il distacco adesso è veramente minimo. L’obiettivo grande, per noi, è quello della Champions”.
Atalanta, Gasperini: “Pensiamo solo a noi stessi”
La sfida contro la Sampdoria è stata dura: “Non abbiamo però mandato nessun messaggio alla Juve – ha aggiunto Gasperini -. Non facciamo la corsa su nessuno, se non esclusivamente su noi stessi. Questa era una partita difficilissima, e lo sapevamo. Abbiamo visto giocare la Sampdoria, una squadra molto difficile da affrontare. E’ venuta qui chiusissima, con dei giocatori molto fisici e pronti a ripartire. Stanno anche molto bene dal punto di vista fisico e atletico. Quindi è stata una battaglia. Questo tipo di partite corri il rischio di giocarle un po’ col fioretto e, quindi, di favorire una squadra che poteva vincere molti contrasti e ripartire. Invece anche noi ci siamo adattati al loro gioco, l’abbiam fatto con forza e intensità e nel secondo tempo siamo venuti molto bene”.
La sua carriera
“Non mi sento sottovalutato - ha spiegato ancora l’allenatore dell'Atalanta -. Sono molto felice della mia carriera. Per la maggior parte, tolto pochissime situazioni, è sempre andata molto bene. Da tanti anni sono in Serie A con continuità. Qui all’Atalanta poi abbiamo un clima fantastico. Siamo riusciti a crescere in questi anni, adesso sono particolarmente felice perché sappiamo vincere in tanti modi”
La maturità della squadra
Parlando poi della crescita di questa squadra, Gasperini ha aggiunto: “C’è l’esperienza, il curriculum di tante gare che abbiamo giocato insieme. La squadra da due anni è la stessa, abbiamo aggiunto Muriel, Malinovskyi e qualche altro ragazzo. L’esperienza in Europa poi ci ha dato consapevolezza e conoscenza, e possibilità di giocare in tanti modi le partite. Questo è un indice di forza, anche quando siamo costretti a giocare su questi lanci per evitare il pressing di una squadra che stava bene l’abbiamo fatto con qualità. Nel secondo tempo abbiamo fatto veramente bene”. Sul sorteggio di Champions, che sarà in diretta su Sky venerdì: “Ho cancellato le squadre qualificate. La sensazione però è che prendiamo una di quelle vincenti che devono ancora giocare ma è una pura sensazione.
Coronavirus a Bergamo, Gasp: “La squadra si è compattata”
Parlando del primo giorno senza pazienti in terapia intensiva all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, l’allenatore dell’Atalanta ha spiegato: “Questo è il più bel gol. Tutto quello che è successo a Bergamo ha compattato la squadra. E’ stata una tragedia in cui ci siamo sentiti tutti coinvolti. Ora abbiamo tutta la forza per rinascere e reagire. Penso che questa forza ce la porteremo in Europa e lì sarà ancora più forte”