L'ex allenatore della Roma, nello studio di Sky Calcio Club, esalta il talento giallorosso: "Ha forza, qualità e velocità ad altissimo livello. Ci sono altri giovani bravi, ma in giro non ne vedo forti come lui: sono innamorato di Zaniolo"
La stagione di Nicolò Zaniolo è ricominciata dopo il grave infortunio al ginocchio in modo, se possibile, ancora più travolgente rispetto a prima. Il calciatore della Roma, impiegato ancora da Fonseca soltanto per alcuni spezzoni di gara, ha già messo a segno 2 gol e 1 assist dalla ripresa e sembra non aver minimamente risentito del lungo stop. L'ultima giocata da campione del classe '99 giallorosso è andata in scena in occasione della gara contro la Juventus, con una progressione palla al piede per quasi tutto il campo che si è conclusa con un assist perfetto per Perotti, che ha realizzato la rete dell'1-3. Una giocata "alla Kakà", come è stato detto nello studio post partita di Sky Calcio Club. E proprio sul paragone con l'ex campione brasiliano, si è espresso Fabio Capello, che ha esaltato le doti di Zaniolo: "Kakà non aveva la forza che ha Zaniolo, era più tecnico ma si esprimeva meglio sulla trequarti. Il giovane della Roma ha potenza, forza fisica e qualità straordinarie. Ha un potenziale non da Scarpa d'Oro, ma da qualcosa in più...".
Capello ha poi analizzato nello specifico le qualità di Zaniolo, prendendo come spunto proprio la grande giocata realizzata contro la Juventus: "Sono innamorato di Zaniolo, perché ha tutto ad altissimo livello: forza, qualità e velocità. Ci sono giocatori che hanno grandi potenzialità, ma non al suo livello. Parlando dell'assist a Perotti, arrivare al limite dell'area dopo aver fatto tutti quei metri di campo palla al piede e fare quel passaggio filtrante preciso, significa che hai visione di gioco e grande sensibilità nel piede. E non è la prima volta che fa cose del genere. Se in futuro potrà essere da Pallone d'Oro? Non vedo in giro giovani forti come lui". Una vera e propria incoronazione pubblica per Zaniolo da parte di chi, senza ombra di dubbio, di campioni in carriera ne ha visti e allenati tanti.