Milan, Boban: "Addio, rifarei tutto. Ibra un genio, Maldini dovrebbe avere ruolo centrale"

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L'ex Chief Football Officer del Milan intervistato dalla Gazzetta dello Sport a cinque mesi dall'addio ai rossoneri: "Non potevo rischiare di vedere nello specchio uno sconosciuto con la mia faccia, ora la base per un vero Milan c'è. Ibrahimovic fa ancora la differenza, è fondamentale che rimanga ancora almeno per un anno. Maldini dovrebbe avere un ruolo centrale nel Milan del futuro"

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"Se rifarei quell'uscita? Assolutamente sì, non potevo rischiare di vedere nello specchio uno sconosciuto con la mia faccia. Personalmente sono felice che tante decisioni discusse e non capite si siano rivelate di alto livello. Ora tutti vedono che le nostre scelte non sono state fatte invano e che la base per un vero Milan c'è". Zvonimir Boban torna a parlare di Milan e lo fa a cinque mesi dallo strappo con Elliott. "Il fatto è che bisogna sapere che il tempo calcistico è diverso da quello normale - spiega l'ex Chief Football Officer rossonero in un'intervista alla Gazzetta dello Sport - sono pochi a capirlo e pochi ad avere la pazienza di aspettare. Auguro a quelli che lavorano ancora nel Milan di completare l’opera nei migliore dei modi".

"Ibra resti un altro anno: è fondamentale"

Nei mesi lontano dalla dirigenza, Boban si è goduto il Milan da spettatore: "Mi sono divertito tanto soprattutto per il Milan che è stato super. Una volta di più ci siamo resi conto di quanto il calcio ci definisce. Vivere senza pallone è come guidare sempre in seconda". Nel cammino rossonero un ruolo fondamentale lo ha avuto Zlatan Ibrahimovic: "Dopo il mercato estivo l’anno scorso ho dichiarato che ci servivano due giocatori di esperienza. Con Ibrahimovic e Kjaer, in più con la straordinaria esplosione di Rebic che è un vicecampione del mondo, il Milan è diventato molto più maturo e sicuro di sé. Di conseguenza, quasi tutti i giocatori si sono trasformati in meglio". Il rebus è sul futuro dell'attaccante: "Avevo chiesto a febbraio di rinnovare il suo contratto perché avevamo con lui un gentlemen agreement: il patto era che, se non fosse stato sufficientemente in forma, avrebbe smesso da solo. Zlatan é un genio, una forza della natura e fa ancora la differenza. Ora è fondamentale che rimanga ancora almeno per un anno. La sua importanza è evidente e ha molteplici aspetti. Con lui è cambiato tutto nella squadra, a cominciare dalla crescita dei giovani. Per tutto questo, dobbiamo sempre ringraziare e rispettare Zlatan".

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"Maldini centrale, Pioli ottima persona"

Alla guida del Milan capace di non perdere mai in campionato dopo il lockdown c'è stato Stefano Pioli, che ha convinto la dirigenza a rinnovargli il contratto e allontanare la pista Rangnick: "Stefano è un'ottima persona e un ottimo allenatore - assicura Boban - ci siamo sentiti dopo la firma e mi ha fatto tanto piacere. Ovvio che sono soddisfatto, ha fatto un lavoro di assoluto livello". Farà parte del Milan del futuro, come Paolo Maldini: "Se dovrebbe avere un ruolo centrale? Certamente, per mille motivi ma sopratutto per quello della competenza dimostrata. Ci siamo divertiti troppo poco tempo ma c’est la vie. Da tifoso sogno che il Milan torni là dove è il suo posto naturale, tra i migliori, tra quelli che vincono. La base adesso c'è, credo però che manchi ancora un 30/40 per cento per essere una squadra top in Italia e in Europa". Con il ritorno in Europa League del Milan, altro capitolo da affrontare è quello del Financial Fair Play: "Ha fatto bene al calcio - è il pensiero di Boban - ma bisogna riformularlo perché possa essere strumento per il controllo finanziario ma anche per i liberi investimenti. Adesso non è così".

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"Inchiesta Fifa? Infantino persona pulita"

Dopo tanti anni da manager, Boban ora si gode la tranquillità della sua Croazia. Non manca un commento sull'inchiesta per corruzione aperta nei confronti del presidente della Fifa Gianni Infantino: "Sono triste e deluso che una cosa così grave e ingiusta possa succedere nel mondo delle alte istituzioni dove la serietà professionale dovrebbe essere il primo principio - sono le parole di Boban, che in Fifa è stato vicesegretario generale  dal 2016 al 2019 - il tempo chiarirà tutto, ma è una battaglia che non avrebbe mai dovuto aver luogo e questo fa male. La persecuzione per aver incontrato il pubblico ministero, cosa che era tra i doveri di Infantino, offrendo totale disponibilità da parte della Fifa in tutte le indagini ereditate, è un crimine? Ma per favore. La Fifa, d'altronde come tutto il calcio, ha un'influenza sulla vita di milioni di persone ed è giustamente sotto l’osservazione continua delle autorità. Ben venga che i magistrati se ne occupino, ma seriamente. La Svizzera dovrebbe essere fiera di avere una Fifa ripulita e trasparente grazie soprattutto a Infantino".

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