Commisso atteso in Italia, sul tavolo il progetto stadio e il mercato

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Il presidente viola arriverà in Italia la prossima settimana. Sul tavolo le questioni di mercato e il progetto stadio, con la ristrutturazione del Franchi che appare più praticabile in virtù delle nuove norme sugli impianti sportivi

Rocco Commisso è atteso a Firenze fra martedì e mercoledì prossimi. Salvo contrattempi il presidente della Fiorentina lascerà gli Stati Uniti dopo molti mesi per tornare in Italia e raggiungere il capoluogo toscano dove, scattata l'emergenza sanitaria, è rimasto a vivere il figlio Joseph. Per il patron viola sarà l'occasione per rivedere dirigenti e tecnico, salutare la squadra e assistere al debutto in campionato sabato 19 con il Torino. Ad attendere Commisso pure molte questioni, dal mercato in entrata (intanto è arrivato lo svincolato Jack Bonaventura per le visite e le firme sul biennale più opzione), al futuro di Chiesa e Milenkovic fino alla ristrutturazione del Franchi.

Questione stadio

Il progetto di ristrutturazione appare più 'agevole' alla luce della nuova normativa sugli stadi che muta radicalmente l'incidenza dei vincoli previsti dal Codice dei Beni Culturali. Per tutti gli stadi, quindi anche per il Franchi, non sussiste più alcuna forma di tutela storica, paesaggistica, artistica, culturale, architettonica o ambientale. E quindi una società che intenda intervenire può farlo in deroga ad alcuni articoli inseriti in tale codice. Se poi il Ministero dei Beni culturali, entro 90 massimo 120 giorni dalla richiesta della società, non indica quali elementi fra i più rappresentativi dello stadio andrebbero preservati, va ritenuto come 'silenzio-assenso', il che significa che dopo la scadenza del termine la società può precedere alla ricostruzione o ristrutturazione senza alcun genere di limitazione. Vero che lo stesso Ministero può in casi eccezionali richiedere che certi elementi architettonici non siano demoliti, ma se tale potere arriva a scontrarsi e a pregiudicare le esigenze di funzionalità, ammodernamento e sicurezza e l'adeguamento agli standard internazionali e della sostenibilità economico-finanziaria, creando conflitto, la necessità di preservare il valore testimoniale' dell'impianto va considerarsi 'recessiva' rispetto alle esigenze sopra elencate e pertanto saranno queste a dover prevalere. E' un passaggio decisivo anche perché pure le valutazioni di impatto ambientale e compatibilità paesaggistica dell'intervento potranno essere ritenute recessive rispetto alle esigenze sportive, economiche e di sicurezza.

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