Francesca Costa racconta a Centro Suono Sport la reazione di suo figlio dopo il ko al ginocchio in Nations League: "All'inizio aveva pensato di smettere, ora lo rincuora leggere o sentire le storie dei suoi colleghi che hanno avuto lo stesso problema. I medici gli hanno spiegato che ha una muscolatura molto importante". Su data e luogo dell'operazione: "Non si opererà negli States, difficile Villa Stuart. C’è una possibilità di andare in Austria"
"All'inizio aveva detto 'Ora smetto', l'aveva presa così, gli era venuto un pò di sconforto. Ora lo rincuora leggere o sentire le storie dei suoi colleghi che hanno avuto lo stesso problema". A parlare di Nicolò Zaniolo e della reazione del talento della Roma e della Nazionale alla seconda rottura del crociato in nove mesi, rimediata in Nations League contro l'Olanda, è Francesca Costa: la madre del giocatore giallorosso è intervenuta in diretta con Centro Suono Sport nel corso della trasmissione Te la do io Tokyo. La Costa ha spiegato che difficilmente sarà Villa Stuart la sede della nuova operazione: "Non credo, ma non per il professor Mariani, sia chiaro - le sue parole - è solo per una questione psicologica, vogliamo evitare di fargli rivivere lo stesso percorso".
"Grato a tifo Roma, scelta su operazione entro martedì"
Dopo la reazione iniziale, ora Zaniolo è più sereno. Parola di sua madre: "I medici gli hanno spiegato che ha una muscolatura molto importante e che i legamenti erano leggeri, ora Nicolò dice 'li ho rifatti entrambi e torno più forti di prima'. La vive così, è carico". Nelle scorse ore ha incontrato Guido Fienga, Ceo della Roma (è venuto sotto casa, gli è stato vicino") e ha sentito il supporto dell'ambiente: "Ci tengo a ringraziare tutti i tifosi della Roma, e non, che mi hanno scritto in questi giorni - aggiunge la Costa - grazie a tutti per la dimostrazione di affetto". Prossimo passo, la decisione riguardante la data e il luogo dell'operazione: "Prenderemo una scelta entro lunedì o al massimo martedì - spiega la Costa - non credo che si opererà in America, anzi lo escludo. C’è una possibilità di andare in Austria, ma in questo momento non sappiamo nemmeno noi dove si opererà e quando".