Fiorentina-Torino, Giampaolo: "Ora scopriamo chi siamo. Sirigu? Nessun caso"

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L'allenatore dei granata alla vigilia dell'esordio in campionato contro la Fiorentina: "Io fermo da quasi un anno, c'è adrenalina. Abbiamo fatto solo tre amichevoli, ma alla squadra ho detto di giocare e di non farsi dominare". E sui viola: "Si sono rinforzati e hanno qualità"

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L'ultima partita di Marco Giampaolo in Serie A risale al 5 ottobre 2019. Sedeva sulla panchina del Milan e il successo sul Genoa non bastò per evitare l'esonero. Ora guida il Torino e sabato, alle 18, aprirà il nuovo campionato al Franchi, contro la Fiorentina: "Sono fermo da quasi un anno, c'è adrenalina ed è giusto che sia così - le sue parole nella conferenza stampa della vigilia - se le partite non mi scuotessero, allora ci sarebbe un problema. Per fortuna non è il mio caso". Dall'altra parte ci sarà un avversario temibile: "I viola sono una squadra forte e rodata, che si è rinforzata e ha grande qualità. Lo sappiamo ma voglio che i ragazzi giochino la loro partita. Glielo dico sempre: bisogna giocarla noi la gara, non farci dominare da questa. E’ una differenza sostanziale, alla fine non bisogna avere recriminazioni perchè si è dato tutto". Il coronavirus ha obbligato i granata a rinviare diverse amichevoli: "Ne abbiamo fatte solo tre, quindi non sono in grado di capire il livello dela squadra - ha proseguito Giampaolo - mi baso sugli allenamenti e i ragazzi hanno lavorato bene. Adesso dobbiamo andare a scoprire chi siamo e lo vogliamo fare con orgoglio". 

"Obiettivi? Niente proclami"

Fra campo e mercato. Da una parte è tempo di pensare alla formazione anti Fiorentina: "Rincon gioca, è un grande professonista. Verdi è a disposizione, come Edera e Falque. Di loro tre uno non sarà convocato. Belotti e Zaza? Lavorano bene, i report sono positivi. Quando non ne avranno più, li cambieremo con altri due". Dall'altra le trattative fanno da sfondo, come quella per Ferrari del Sassuolo: "Ma parlo di quelli che ho - sottolinea Giampaolo - nel ruolo di terzino sinistro ho l’opzione Murru, Ansaldi, Vojvoda. Uno dei tre giocherà dall’inizio". Chi al Torino, invece, è rimasto è Sirigu: "Appena sono arrivato, ci ho parlato. Non mi ha mai detto di voler andare via. Non c'è nessun caso". Infine gli obiettivi: "Non sono in grado di stabilirli, devo avere riscontri dalla squadra. Le mie parole ora sarebbero solo proclami e non fanno parte del mio modo di essere".

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