Serie A, Spadafora: "Tamponi ai giocatori solo 48 ore prima delle partite"

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Il Ministro per le Politiche giovanili e lo Sport annuncia la novità sui tamponi per i giocatori: "Obbligatori solo nelle 48 ore precedenti le partite". Una svolta accolta positivamente da Gravina: "Ora manca l'ultimo tassello per completare la ripartenza". De Siervo: "Chiediamo parità di trattamento per la riapertura ai tifosi"

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Obbligo di tamponi per i calciatori soltanto nelle 48 ore precedenti il match. Ad annunciare la svolta è direttamente Vincenzo Spadafora, Ministro per le Politiche giovanili e lo Sport. “Da oggi, come già previsto per le competizioni internazionali, i giocatori dovranno obbligatoriamente sottoporsi al tampone solo nelle 48 ore precedenti le competizioni – ha spiegato Spadafora in una nota -. Ho comunicato al presidente Gravina che il Comitato tecnico scientifico, che ringrazio, ha valutato positivamente la nostra proposta sulla riduzione dei tamponi, andando anche oltre la richiesta della Federcalcio”.

Gravina: "Obiettivo raggiunto, ora manca l'ultimo tassello"

La novità è stata accolta positivamente dal presidente della Figc. “È un altro importante obiettivo raggiunto – ha commentato Gravina -. Ringrazio il Ministro Spadafora e il suo Dipartimento, con i quali abbiamo condiviso una proposta che il mondo del calcio professionistico aspettava da tempo. Manca solo un altro tassello per completare la ripartenza: lavorando in sinergia con le istituzioni sono convinto che arriverà presto".

De Siervo: "Serve parità di trattamento per i tifosi allo stadio"

A tenere banco, infatti, è ancora la riapertura degli stadi al pubblico, al momento concessa a massimo mille persone per partita, questione su cui De Siervo chiede parità di trattamento. "Siamo in una fase particolare e delicata dell'emergenza epidemiologica e mi preme innanzitutto ringraziare coloro che si stanno adoperando per favorire il ritorno dei tifosi sugli spalti, con numeriche che speriamo possano progressivamente aumentare, sempre nel pieno rispetto delle condizioni di massima sicurezza - ha detto l'Amministratore Delegato della Lega Serie A -. Allo stesso modo è giusto evidenziare gli sforzi delle società che si sono dotate di un Protocollo di Gestione dell'evento idoneo a garantire l'accesso di mille spettatori in ogni stadio. In questo momento rileviamo purtroppo una situazione anomala in Sardegna, laddove la Regione non ha ancora concesso l'ingresso dei tifosi per la partita Cagliari-Lazio. Questa decisione rischia di danneggiare il club rossoblù, per cui mi auguro, pur comprendendone le ragioni, che il Presidente della Regione Sardegna possa consentire anche ai tifosi sardi di sostenere dal vivo la propria squadra".

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