Milan, Dalot: "Essere qui è un sogno, porto ambizione ed energia"

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L’esterno rossonero si è presentato con un’intervista ai canali ufficiali del club: "È sempre stato un sogno vestire questa maglia, da giovani siamo cresciuti con le vittorie del Milan. È una delle migliori squadre del mondo. Il calcio italiano è affascinante"

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 "Posso portare energia, desiderio, ambizione, fame, voglia di vincere partite e trofei: è ciò che voglio fare. Voglio aiutare i miei compagni a raggiungere grandi traguardi, perché alla fine questo per me è ciò che rappresenta il Milan": Diogo Dalot ha le idee chiare, sui motivi che l’hanno spinto a vestire la maglia rossonera. Il portoghese si è presentato ai canali ufficiali del club con un’intervista: "Diventare un giocatore del Milan è sempre stato un sogno, sin da giovani siamo cresciuti vedendo le vittorie di questa squadra, ed essere parte di questo club, di questa famiglia, è un traguardo importante per me e ne sono molto orgoglioso. È una sensazione fantastica essere qui, si pensa alla storia, ai trofei, alle partite e ai campionati vinti, è davvero bello per me perché ho sempre voluto far parte di un club che lotta e prova a vincere tutto, ogni singola sfida. E per me questa è una delle migliori squadre del mondo".

La famiglia e il calcio italiano

Nella carriera del portoghese, la vicinanza della famiglia è stata fondamentale: "Penso che il rapporto con loro sia tutto, non sarei il giocatore e la persona che sono oggi. Poter avere quest’aiuto per crescere e averli al mio fianco è un mio desiderio e proverò a tenerli vicino a me. È fantastico avere quest’appoggio". Dalot ha proseguito parlando del calcio italiano, che finora ha vissuto soltanto da osservatore: "Penso che sia molto caratteristico e affascinante. Molti potrebbero pensare che conti solo la difesa ma anche la tattica fa parte del gioco, il che è fantastico per me. Mi piace guardarlo. Spero di poter imparare tanto e divertirmi il più possibile".

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Vecchie e nuove conoscenze

Dalot ritroverà Leao, con cui ha condiviso il percorso nelle selezioni giovanili del Portogallo, e potrà giocare con Ibrahimovic: i due a Manchester non si sono incrociati per poco. "Conosco Leao da quando avevo 15 anni, siamo cresciuti insieme in nazionale e siamo molto amici. Non ho giocato con Ibra allo United, sono arrivato l’anno dopo, ma ovviamente Zlatan era tra i migliori giocatori al mondo. Penso che la sua carriera parli da sé. Sarà fantastico poter giocare con lui perché si vuole sempre giocare con i migliori e lui è senz’altro uno di questi", ha concluso.

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