Milan, il ritorno di Ibrahimovic per tornare a vincere il derby con l'Inter

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Manuele Baiocchini

Manuele Baiocchini

L'attaccante svedese, tornato a disposizione di Pioli dopo la positività al coronavirus, ha voglia di dimostrare di poter fare ancora la differenza: il Milan si affida a lui per invertire la rotta e tornare a vincere il derby della Madonnina a 4 anni dall'ultima volta

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La settimana che aveva preceduto l'ultimo derby l'aveva passata mostrando i muscoli sui social Ibra, il leone stavolta silenzioso. Da quando è uscito dalla quarantena non ha fatto altro che lavorare a Milanello a testa bassa. Nessuna distrazione, nessun messaggio rivolto ai tifosi. Niente di niente. Nella sua testa solamente la voglia di dimostrare in campo di poter fare ancora la differenza e riportare il derby sulla sponda rossonera di Milano. Ha fatto di tutto per esserci. Superando il Covid e presentandosi tirato a lucido per la super-sfida contro l'Inter, che il Milan non batte da 4 anni ma che con Zlatan in campo fa meno paura.

I dubbi in attacco verso l'Inter

"Con Ibra in campo l'Inter fa meno paura. Tutti volevamo che ci fosse e così sarà. So che lui è molto carico per questa partita", ha detto a Sky Sport Donnarumma. Guiderà l'attacco. E dietro a lui un paio di dubbi che Pioli scioglierà solamente poche ore prima del match. Calhanoglu non si tocca. È tornato dalla nazionale dove ha segnato un altro gol e fatto un altro assist. È in uno stato di grazia e sarà ancora il trequartista rossonero. Al suo fianco, con Rebic ancora indisponibile e Castillejo acciaccato, molto probabilmente Saelemaekers e il ballottaggio tra Leao e Brahim Diaz. Il portoghese più offensivo, lo spagnolo più di manovra. Facile prevedere una staffetta tra i due a partita in corso in un Milan dove anche i cambi potranno fare la differenza. Da Ibra però non si prescinde.

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