Verona-Genoa, Maran: "Giorni difficili, abbiamo ancora scorie". Juric: "Partita seria"

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L’allenatore dei rossoblù si è soffermato sulla situazione complessa che ha vissuto la squadra: "Ogni sera temevamo di perdere un giocatore". Juric ha ragionato sulla crescita della squadra: "Questi sono giovani, partono da zero: serve pazienza"

VERONA-GENOA 0-0, GLI HIGHLIGHTS

Una prova di spessore, considerando tutte le difficoltà, per il Genoa di Rolando Maran contro il Verona. I rossoblù sono tornati in campo dopo aver recuperato molti giocatori che erano risultati positivi al coronavirus. Ed è questo l’aspetto principale su cui si sofferma l’allenatore, nell’analisi della gara: "È stata una prestazione positiva, abbiamo vissuto venti giorni incredibili. Avevamo il timore di perdere un giocatore ogni sera e questo ha lasciato delle scorie sia dal punto di vista fisico che psicologico, per chi ha continuato e chi è rimasto a casa. Le energie residue le abbiamo messe in campo, l'abbraccio finale testimonia tutto questo. Speriamo di recuperare presto i positivi, dopo la partita col Napoli non c'è stata pace. Ma queste risposte sul campo mi fanno stare tranquillo". Adesso l’obiettivo è ritrovare subito la condizione adatta. "Cercheremo di riatletizzare la squadra il prima possibile. Pensiamo a lavorare per bene, sarà una settimana di sacrificio" ha concluso Maran.

Juric: "Prestazione seria, ci è mancato il gol"

Ivan Juric, al termine della gara, ha riflettuto sul nuovo corso del suo Verona. "Abbiamo fatto una partita seria e sono contento. Perin ha fatto delle grandi parate. È normale avere poca fluidità. Ci è mancato il gol, se l'avessimo fatto era una grandissima prestazione. Deve esserci pazienza per una squadra che deve salvarsi, è un'annata diversa: non sono arrivati top player ma giocatori che partono da zero" ha spiegato l’allenatore in conferenza stampa. Tra questi, c’è anche il classe 2000 Matteo Lovato: "È cresciuto, ma Kumbulla è un fenomeno, faceva alla perfezione ciò che gli veniva chiesto. In Matteo crediamo molto, ma probabilmente sarà una strada più lunga rispetto a quella di Marash". Infine, un pensiero per Nikola Kalinic, su cui Juric punta molto: "Può dare ancora tanto, non si fa calcio champagne ma si lavora. Spero che migliorando di condizione possa darci una grande mano".

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